Operaio in nero nel cantiere edile, ma arrivano i carabinieri: lavori sospesi e imprenditore denunciato
In un edificio soggetto a un intervento di riqualificazione energetica le verifiche dei militari della compagnia di Cles insieme al servizio lavoro della Provincia e all’Uopasal Apss: il lavoratore straniero era anche privo di permesso di soggiorno. Sanzionate per irregolarità nelle assunzioni degli stagionali anche due aziende agricole della valle
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TRENTO. I carabinieri hanno denunciato un imprenditore e sospeso i lavori di un cantiere in alta val di Non, in seguito alle irregolarità emerse durante i controlli.
Apparentemente, spiega una nota dell'Arma, sembrava un semplice cantiere edile, allestito per la riqualificazione energetica di un edificio civile, di fatto i carabinieri della compagnia di Cles, all’esito di un controllo operato unitamente al servizio lavoro della Provincia e all’Uopasal dell'Apss, hanno riscontrato più irregolarità.
La più grave è risultata essere l’impiego di un lavoratore straniero “in nero”, l'uomo era irregolare sul territorio nazionale e gli è stato poi notificato un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Trento.
A intervenire i carabinieri della stazione di Rabbi, che hanno trovato al lavoro nel cantiere due persone: uno era il titolare della ditta incaricata, l’altro un operaio edile proveniente da un paese del nord Africa.
Dopo le verifiche, è emerso che non c'era alcun contributo previdenziale e assistenziale versato per lui, persona fra l'altro già oggetto di un’espulsione a cui in passato non aveva ottemperato.
Oltre alla violazione penale per l’impiego illegale, quale lavoratore subordinato, di un cittadino di uno Stato terzo il cui soggiorno è irregolare sul territorio nazionale, il titolare della ditta è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Trento anche per aver omesso l’obbligo di redigere il piano operativo di sicurezza del cantiere, documento fondamentale in materia di sicurezza dei lavoratori, nonché per aver installato i ponteggi non rispettando le distanze di sicurezza dalle murature, generando un rischio per gli operai.
All'imprenditore edile è stata anche applicata la sanzione amministrativa di 600 euro in relazione all’assenza del cartello di cantiere, oltre alla sanzione accessoria di 2.500 euro, unitamente alla sospensione dei lavori disposta fino al ripristino delle condizioni di sicurezza e previa regolarizzazione di tutti gli eventuali operai impiegati.
Oltre a questo controllo in cantiere, avvenuto la scorsa settimana, già nel mese di maggio era stata sanzionata una ditta in alta Val di Sole: nel cantiere allestito per la riqualificazione energetica di un edificio privato, erano state riscontrate violazioni in materia di sicurezza dei lavoratori, conseguendone la sospensione e la comminazione di sanzioni, a carico dell’imprenditore e del coordinatore dei lavori.
Sicurezza e regolarizzazione dei lavoratori sono state al centro di controlli a opera della compagnia dei carabinieri di Cles anche in aziende del settore agricolo, dove spesso viene impiegata manodopera straniera.
Nel mese scorso, sono state controllate due ditte, entrambe della val di Non, i cui titolari sono stati sanzionati per aver impiegato personale irregolarmente, omettendo di comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro, in un caso tre operai di nazionalità romena addetti al dirado delle mele, nel secondo caso due operai provenienti dall’Africa impiegati nella raccolta delle ciliegie.
I due imprenditori dovranno pagare 1.800 euro per ogni lavoratore irregolare, oltre ai 2.500 euro previsti con la sospensione delle attività disposta fino alla regolarizzazione dei dipendenti.
[foto credits: carabinieri Trento]