Dolore e lutto per la morte di don Renzo Caserotti, parroco di Malé e Dimaro, aveva 69 anni
Una grave malattia non lo aveva rallentato: pur debilitato ha eseguito il suo ministero fino alla fine: campane a morto in valle per annunciare la sua scomparsa
VAL DI SOLE. Profonda commozione ha destato ieri a Malè ed in tutta la Valle di Sole la scomparsa a 69 anni di don Renzo Caserotti.
Il sacerdote, originario di Cogolo di Peio era parroco di Malè, Bolentina, Commezzadura, Croviana, Dimaro , Magras e Monclassico. Che Don Renzo da tempo stesse combattendo con una malattia incurabile tutta la comunità ne era a conoscenza. Ma le modalità con le quali il sacerdote ha affrontato il male sembravano presagire ad una positiva soluzione.
Don Renzo ha infatti voluto fino alla fine svolgere il suo mandato pastorale con dignità quasi celando il male che lo stava affliggendo e con il quale ha cercato di convivere finché ha potuto. Il suo essere presente alle celebrazioni pasquali ed ai battesimi fino ad alcune settimane fa, fino a che il suo fisico non glielo ha impedito, rappresentava un grande segno di speranza nella comunità cristiana nonostante i segni della malattia apparissero ben chiari sul suo volto.
E' per questo che la notizia della morte del sacerdote ieri si è sparsa in tutta la valle destando una profonda commozione e dispiacere. Le campane delle chiese in cui don Renzo operava, ieri hanno suonato a lutto, per avvisare la comunità cristiana della morte del loro pastore che sarà ricordato per la sua disponibilità e semplicità poco incline ai formalismi ma altrettanto chiaro e schietto nel pensiero.
Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio e dispiacere per la perdita del sacerdote sono stati i sindaci di Malè e Dimaro Folgarida, i principali comuni ove don Renzo era parroco. «Era una persona eccezionale- afferma rammaricata la sindaca di Malè Barbara Cunaccia.- Don Renzo riusciva a fare comunità, una bella persone oltre che un valido prete. Ricordo come alcuni mesi fa avendo un problema per cercare locali da adibire a mensa scolastica durante la fase di lavori alla scuola elementare ci ha messo subito a disposizione spazi della parrocchia. Personalmente ma penso sia il pensiero di tutti lo ricordiamo con grandissimo affetto».«Abbiano appreso la notizia della scomparsi di don Renzo con grande dispiacere- è il commento del sindaco di Dimaro Folgarida Andrea Lazzaroni. - Persona molto preparata e disponibile ha affrontato con dignità il lungo periodo di malattia. Anche in occasione dell'ultimo incontro con lui circa un mese fa è riuscito a darmi l'impressione di una persona serena. Domenica scorsa alla celebrazione per la sagra di Carciato don Gianluca ha avvisato la comunità del triste momento per la sorte di don Renzo e per questo abbiamo voluto dedicargli un pensiero particolare. Lascerà un grande vuoto in tutta la nostra comunità». Parole di affetto arrivano anche dagli alpini: «Il Gruppo Alpini Malé si unisce al dolore di tutta la comunità e della famiglia per la perdita di don Renzo. Sempre pronto a porgere la mano ove richiesta è stato un aiuto prezioso, un collaboratore, per noi alpini e per tutti lo abbiano conosciuto. Ciao don Renzo, noi alpini eravamo speranzosi in un tuo miglioramento e di vederti nelle nostre fila durante il 95, sicuramente la tua presenza sarà avvertita, grazie di tutto».Ordinato sacerdote a Trento nel 1980. Fu dapprima vicario parrocchiale a Trento in San Giuseppe (1980-1987), quindi parroco a Ragoli, Montagne e Preore (1987-1995). E poi parroco, decano e delegato di zona a Cavalese (1995-2008) - l'amministrazione comunale ne ricorda «la sua bontà e il suo saper partecipare alla vita della sua parrocchia» - amministratore parrocchiale a Daiano (2001-2002), parroco di Masi (2007-2008). Fu ancora parroco a Trento in Sant'Antonio (2008-2019) e quindi a Malé.Il funerale sarà celebrato sabato alle 14, nella chiesa parrocchiale di Cogolo.