Fauna / Seggi

In Val di Sole il 27 ottobre si voterà sugli orsi, ma non è un referendum. Ecco a cosa servirà

La «consultazione» sospinta dalle 6.173 firme raccolte tra il 24 e il 28 luglio dal Comitato "Insieme per Andrea Papi". E la Val di Non segue a ruota

ORSI Cosa fare nel bosco per evitarli
AVVISTAMENTI “Non inseguiteli mai”

DATI Nel 2023 ci sono 98 orsi e 200 lupi 

di Giorgia Cardini

MALE’. Ora è ufficiale: domenica 27 ottobre, dalle 8 alle 20, i seggi si apriranno nei tredici comuni della Valle di Sole per consentire ai residenti maggiorenni di partecipare alla consultazione popolare, convocata dopo le 6.173 firme raccolte tra il 24 e il 28 luglio dal Comitato "Insieme per Andrea Papi".

«Ritieni che la presenza di grandi carnivori quali orsi e lupi, in zone densamente antropizzate come le Valli di Sole, Peio e Rabbi, sia un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali?» sarà la domanda che i partecipanti al voto troveranno sulla scheda.

Una valanga di "sì" è quasi scontata e non bisognerà attendere molto per avere il risultato della consultazione: le schede saranno infatti scrutinate subito dopo la chiusura dei seggi, nella stessa serata.

Data (anticipata dall'Adige il 21 settembre) e modalità di indizione del voto sono state definite dal consiglio dei sindaci della Valle di Sole giovedì sera, sotto la guida del presidente Lorenzo Cicolini. Saranno 20 i seggi (corrispondenti a quelli stabiliti per le normali consultazioni elettorali) istituiti nei 13 Comuni di Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro Folgarida, Malé, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas e Vermiglio, alcuni dei quali con più sezioni, che saranno retti da presidenti che hanno già rivestito questo ruolo, da un segretario e da due scrutatori.

Avrà diritto al voto chi è già iscritto nelle liste elettorali e i maggiorenni alla data scelta: esclusi invece i residenti all'estero iscritti all'Aire, non ci sarà un "quorum" per la validità della consultazione.

Insomma, un voto "vero", con tutti i crismi e la necessaria legalità, a cui il Comitato promotore si preparerà, spiega Pierantonio Cristoforetti, «organizzando almeno due serate informative, una per la bassa e una per l'alta valle, le cui date saranno definite nei prossimi giorni».

Il Comitato precisa che «non si tratta di un referendum», contro o a favore di una legge che punti - per semplificare - all'eliminazione degli orsi dalla zona: «L'obiettivo finale - chiarisce Cristoforetti - è quello di dare una indicazione politica alla Provincia, perché adotti provvedimenti un po' più forti di una legge che prevede l'abbattimento di otto orsi all'anno, la posa di cassonetti anti orso e di cartelli di avviso sui sentieri. Questi sono stati piccoli passi che non hanno sortito alcun effetto. Bisogna che la Provincia cominci finalmente a seguire le indicazioni che diamo da un anno e mezzo, per chiedere la modifica delle normative europee e arrivare all'adozione del modello sloveno», dove quest'anno sono stati autorizzati 176 abbattimenti di contenimento della popolazione. «Abbiamo visto in questi giorni che richieste simili per i lupi hanno portato a ridurne la tutela».

La Val di Sole al momento va al voto da sola, perché è stata la prima a intraprendere la strada della consultazione popolare. Ma nelle prossime settimane anche la Comunità della Val di Non (dove una analoga raccolta firme ha portato a tirarne su 9.060) dovrebbe riuscire ad approvare il regolamento per indire una votazione analoga.

Spiega il presidente Martin Slaifer Ziller che è in atto una discussione approfondita nel Consiglio dei sindaci su come svolgerla: «Scartata una consultazione online (valutata all'inizio) e l'allargamento del voto ai sedicenni, ora stiamo valutando se svolgere il voto in un giorno solo, seguendo l'esempio solandro, o se affidare le schede e la raccolta dei voti agli uffici comunali, nei giorni e orari di apertura, quindi per più giornate, come avviene nella raccolta delle firme per i referendum. L'intento è quello di agevolare il più possibile chi intende partecipare alla consultazione. Entro ottobre dovremmo definire il regolamento, per poi andare al voto entro novembre».

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