Pescatori allarmati per ruscelli e laghi
Laghi e torrenti dell'Alta Valsugana minacciati da fuoriuscite di fognature e idrocarburi. Questo il grido d'allarme lanciato qualche giorno fa da alcuni pescatori pinetani (e fatto proprio anche dall'Associazione pescatori Fersina ed Alto Brenta) dopo una rottura del collettore fognario in località Valle di Montagnaga, sotto l'abitato di Erla. Lo sversamento delle fognature nel rio Negro, già in passato teatro di altri pericolosi episodi, avrebbe creato un danno ambientale con moria di alcuni pesci e altri animali
Laghi e torrenti dell'Alta Valsugana minacciati da fuoriuscite di fognature e idrocarburi.
Questo il grido d'allarme lanciato qualche giorno fa da alcuni pescatori pinetani (e fatto proprio anche dall'Associazione pescatori Fersina ed Alto Brenta) dopo una rottura del collettore fognario in località Valle di Montagnaga, sotto l'abitato di Erla.
Lo sversamento delle fognature nel rio Negro, già in passato teatro di altri pericolosi episodi, avrebbe creato un danno ambientale con moria di alcuni pesci e altri animali. Se l'episodio già segnalato alle autorità forestali ed ambientali, appare ancora da definire nella sua portata e nei reali danni causati, non mancano i timori tra le fila dei pescatori perginesi e dell'Alta Valsugana.
«Lo sversamento nel rio Negro, risalente a una quindicina di giorni fa, è stato subito segnalato alle autorità provinciali competenti e prontamente posto sotto controllo - spiega Sergio Eccel , presidente dell'associazione pescatori Fersina e Alto Brenta - ma non abbiano registrato la moria di pesci o gravi danni ambientali. La buona portata d'acqua di questo periodo ha permesso un rapido dilavamento della zona e l'allarme è rientrato nel giro di pochi giorni».
A preoccupare i 703 soci e pescatori dell'Alta Valsugana sarebbe però un altro rischio ambientale. «A destare allarme è soprattutto il lago di Caldonazzo e l'aumento del traffico pesante sulla statale della Valsugana - spiega il presidente Eccel - lunedì c'è stato un nuovo incidente di un mezzo pesante in località Ca' Rossa, un episodio che segue di qualche mese quanto già successo la scorsa estate. La fuoriuscita di carburante o olio dai mezzi, e lo scivolamento di idrocarburi anche in quantitativi minimi nelle acque del lago sottostante, potrebbe alterare il delicato equilibrio idrogeologico del bacino e comportare un grave danno alla fauna e alla flora locale».
«Ho già chiesto alla Comunità di Valle Alta Valsugana Bersntol che si attivi in questo senso (tempo fa era stata presentata un'interrogazione sul tema) - conclude Eccel - è urgente prevedere almeno un piccolo canale di raccolta parallelo al bacino per prevenire eventuali emergenze ambientali.
Non possiamo attendere oltre (visto i tempi lunghi per qualsiasi intervento sulla viabilità) perché è a rischio la bellezza e la salubrità di uno dei laghi più significativi del Trentino anche dal punto di vista turistico ed ambientale».