Donna aggredita  da due grossi alani

Prima si sono accaniti sul piccolo Cuki, un meticcio di undici anni, sbranandolo fino a ridurlo in fin di vita, poi uno dei cani se l'è presa con una delle due donne che lo stavano portando a passeggio. È successo giovedì sera a Levico. Protagonisti dell'aggressione, due grossi alani, usciti dal recinto di una casa. La donna è finita al pronto soccorso, con dei punti alla mandibola, Cuki è morto poche ore dopo. Sequestrati gli alani

di Marica Viganò

CUKILEVICO - I due alani hanno sorpreso alle spalle le due donne che passeggiavano con il cagnolino. Sordi al richiamo del padrone, si sono avventati sulla bestiola al guinzaglio e sulla sua padrona. «Mi sono ritrovata con il viso insanguinato e con le mani gonfie. Sono dovuta andare al pronto soccorso. Ma per Cuki (in foto) invece non c'è stato nulla da fare», racconta ancora sotto shock Magda Andreatta Mosele. Cuki era il suo cagnolino: un simpatico meticcio che per 11 anni è stato compagno fedele della figlia.
La famiglia Mosele vive a Levico, a pochi metri di distanza dalla casa in cui sono custoditi i due alani. L'aggressione è avvenuta giovedì sera in via per Vetriolo, nelle vicinanze del ristorante Scaranò. «In quella zona, lungo la provinciale, c'è sempre molta gente che va a passeggio. Io ero in compagnia di una signora, che teneva al guinzaglio Cuki e che mi precedeva di una decina di passi», spiega Madga Andreatta.
I due alani sono arrivati alle loro spalle. «È stato un attimo. Ho sentito il proprietario dei cani che urlava, mi sono girata e ho visto correre verso noi i due alani, veloci come due fulmini. Hanno subito aggredito Cuki, lo hanno sbranato. Uno dei due alani, quello più grande, ha infierito sul mio cane fino a tramortirlo. Quando Cuki non reagiva più, l'alano si è girato verso di me e ha fatto un balzo - racconta la donna - sono finita contro il guard rail. Lì per lì mi sono preoccupata solo per Cuki: un ragazzo straniero che passava di lì in macchina ci ha portato dal veterinario. Nella notte Cuki è stato operato, ma non ce l'ha fatta e stamattina (ieri mattina, ndr) alle 6 è morto».
Dopo aver affidato alle cure del veterinario il cane, nella notte, la donna si è accorta di essere ferita. «Mi sanguinava la faccia: al pronto soccorso mi hanno dato alcuni punti alla mandibola. C'erano i segni dei denti del cane. Poi mi sono ritrovata con le mani gonfie e con abrasioni».
Prima di rivolgersi ai carabinieri di Levico per presentare denuncia, la famiglia Mosele ha contattato il sindaco di Levico Gianpiero Passamani: la presenza dei due pericolosi alani era già nota nella zona. «Abbiamo emesso nell'autunno scorso un'ordinanza affinché il proprietario degli alani costruisse un recinto adeguato ai due cani, che in diverse occasioni erano riusciti a scappare», spiega il sindaco. Il recinto era stato fatto, secondo le indicazioni. Giovedì sera però gli alani hanno saltato il cancello e sono corsi in strada: il proprietario non è riuscito a tenerli al guinzaglio mentre da casa li stava accompagnando al recinto.
I carabinieri, sentita la procura, hanno posto sotto sequestro i due alani, che ora sono affidati ad un canile della zona.

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