Vandali contro le bici Ne fanno a pezzi decine
Non avevano evidentemente alternative meno insulse e più civili per riempire la loro domenica pomeriggio, così tre giovani hanno pensato bene - dopo aver abbondato con il consumo di alcolici - di scagliarsi contro le biciclette lasciate in sosta nelle rastrelliere della stazione intermodale di Pergine Valsugana, in viale Dante. Non con l’intento di rubarne qualcuna, come purtroppo fin troppo spesso accade, a Pergine come un po’ ovunque: semplicemente per sfogare la loro noia, danneggiandole fino a renderne alcune completamente inservibili.
È successo l’altro ieri verso le 16, quando il terzetto è stato provvidenzialmente notato da un agente di una società di vigilanza, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Dal comando della polizia locale dell’Alta Valsugana, che si trova proprio ad una manciata di metri dalla stazione intermodale, è così giunta una pattuglia, che è riuscita a bloccare ed identificare i tre, ancora in preda ad un evidente stato di alterazione per il consumo di alcol. I tre giovani, due ventiseienni ed un ventisettenne, tutti residenti in Trentino, sono stati accompagnati al comando, dove sono stati denunciati in stato di libertà per danneggiamento e ubriachezza molesta.
Dietro di loro, hanno purtroppo lasciato uno sfacelo: almeno una ventina le biciclette che sono state gettate a terra. Nel migliore dei casi, per le bici che erano solo legate a qualche sostegno verticale, i proprietari se la sono cavata con manubri da raddrizzare o cavalletti da sostituire. Peggio è andata, invece, a coloro che per il fine settimana avevano lasciato le loro biciclette e mountain bike nelle rastrelliere: in questo caso, l’assurda e gratuita furia del terzetto di ragazzi ha costretto parecchi di loro a rivolgersi a negozi specializzati per sostituire ruote e forcelle. L’effetto delle spinte alle bici con le ruote bloccate è stato, infatti, quello di storcere irrimediabilmente cerchi, raggi e - nel caso delle bici meno «solide», anche forcelle.
Costringendo gli incolpevoli ciclisti ad esborsi anche notevoli, per poter riavere le loro biciclette pronte ad essere utilizzate. Senza contare il disagio di essersi ritrovati, ieri mattina, senza bicicletta: sono tanti, infatti, non solo i pendolari che raggiungono la stazione di Pergine in bici per poi prendere il treno, ma anche quelli che, lavorando a Pergine ma vivendo altrove, lasciano le loro biciclette in stazione per utilizzarle poi una volta scesi dal treno. Per tutti loro, la mattinata di ieri ha riservato la sgradevole sorpresa. Resta solo la magra consolazione della consapevolezza che i responsabili sono stati individuati prontamente: non è escluso che qualcuno tra i proprietari delle bici - soprattutto nel caso di danni a modelli di valore - possa rivalersi contro il terzetto di giovani.