Curie, su Ragioneria voterà il consiglio provinciale
Approderà presto in consiglio provinciale (e l’esito non è affatto scontato) il caso della soppressione dell’indirizzo tecnico economico all’istituto Marie Curie di Pergine. Oltre ai question time di qualche giorno fa presentati dai consiglieri Gianpiero Passamani (Upt, dunque maggioranza) e Valter Viola (Progetto Trentino), sono infatti stati depositati due distinti ordini del giorno da parte dei consiglieri autonomisti Manuela Bottamedi e Walter Kaswalder (i primi a sollevare il caso) e del consigliere del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi.
Ordini del giorno contrari all’eliminazione del corso, che dovranno essere discussi e alla fine votati: e con una maggioranza che sul caso si è già divisa (critici Bottamedi, Kaswalder e Passamani, mentre anche nel Pd qualcuno dovrà tener presente il parere dei Democratici perginesi) e una minoranza pronta a saltare addosso a Rossi, è possibile che nell’emiciclo di piazza Dante si arrivi alla conta e a un clamoroso ribaltamento delle decisioni.
A fare il tifo perché l’assessore-governatore finisca in minoranza sono sicuramente i 139 tra docenti, amministrativi e tecnici che nei giorni scorsi hanno firmato un nuovo intervento contro la chiusura dell’indirizzo, che è anche una piccata replica a quanto affermato dal presidente della giunta provinciale il 1 dicembre, rispondendo ai question time di Passamani e Viola.
«Ci sembra molto grave e opinabile - scrivono - sopprimere un indirizzo di studi, scelto da più di 200 studenti (iscritti quest’anno dalla prima alla quinta, ndr), apprezzato per la qualità che lo caratterizza anche in quanto fortemente radicato sul territorio grazie ai partenariati attivati con le imprese locali a partire dal 1989, per poi, eventualmente, valutare la necessità di una sua riattivazione, tra due anni!».
«La risposta di Rossi al consigliere Passamani non ha peraltro rilevanza statistica: non è scontato, infatti, che uno studente dei comprensivi di Pergine, Pinè e Civezzano, Caldonazzo, Tenna, Levico, interessato al Tecnico Economico di Pergine si iscriva, in seguito alla prevista soppressione, al Tambosi di Trento o al Degasperi di Borgo. Un genitore dell’Alta Valsugana che vuole iscrivere il figlio in una scuola vicina potrebbe infatti optare per un altro indirizzo».
I firmatari della lettera segnalano comunque che neppure le famiglie si danno per vinte: «Tanti sono coloro che ci contattano per sapere se l’indirizzo sarà attivato il prossimo anno scolastico. L’1 dicembre si sono presentati in Istituto diversi studenti dei Comprensivi di Pergine intenzionati a partecipare ai laboratori di orientamento programmati, da noi però sospesi e rinviati, vista l’incertezza. Abbiamo pertanto organizzato per loro specifiche attività di orientamento, peraltro efficaci e molto apprezzate».
Infine, a differenza di quanto affermato da Rossi «il Tecnico Economico non è l’unico indirizzo del Curie che ha una sola classe prima nel corrente anno scolastico»: una sola prima ha infatti anche il Liceo di Scienze Umane Economico Sociale e una sola prima il Tecnico Economico di Levico, che però è sede staccata del Curie. «La classe del Tecnico Economico di Pergine, inoltre, è quella che ha il maggior numero di iscritti tra le prime (25 studenti contro i 14-21 di tutti gli altri indirizzi, ndr)».