Pergine, Marie Curie: 2.981 firme in mano a Dorigatti
Sono nelle mani del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, le firme raccolte in meno di un mese per dire «no» alla soppressione graduale, a partire dal 2016-2017, dell’indirizzo Tecnico economico dell’Istituto superiore Marie Curie di pergine. Alle 2.646 firme presentate al sindaco due settimane fa, se ne sono aggiunte 350 raggiungendo dunque le 2.981 totali.
A consegnarle al presidente del consiglio provinciale, alle 9 di mercoledì 9 dicembre, sono stati il presidente del Consiglio di istituto Andrea Crepaldi e il presidente della Consulta dei genitori del Curie, Matteo Savastano.
A Dorigatti è stato spiegato il caso, che ha sollevato una presa di posizione corale da parte dei sindaci dell’Alta Valsugana, della Comunità di valle ed è stato stigmatizzato dal consiglio comunale di Pergine con due mozioni contrarie.
La scelta di tagliare Ragioneria, hanno detto Savastano e Crepaldi, va contro la storia stessa del «Marie Curie», una scuola che ha visto una crescita costante dovuta anche al successo dell’indirizzo economico che la giunta provinciale intende togliere. Andrea Crepaldi ha aggiunto che l’idea di mantenere solo licei al Curie mette a rischio, in prospettiva, la permanenza dello stesso istituto perginese. Una scuola che ha oggi circa 1.100 iscritti, con i soli licei si ridurrebbe a 500 - 600 e quindi diventerebbe antieconomica.
Con la consegna della petizione si dà il via all’iter previsto dal regolamento: l’ufficio di presidenza assegnerà il documento sottoscritto dai cittadini alla commissione competente, che dovrà ascoltare i soggetti interessati e avviare un confronto politico al termine del quale verrà prodotto un documento finale.