La differenziata «sotto chiave»: proteste Negoziante lascia i sacchi in municipio
Non c’è pace a Pergine quando si parla di gestione dei rifiuti e di tariffe sugli imballaggi leggeri dopo le novità introdotte con l'avallo dei Comuni.
Con il 2017 entra in vigore la tariffa di 0,15 euro a svuotamento nella campana del multimateriale ora accessibile solo con una chiave elettronica: ma un commerciante del centro città ha scelto proprio il 31 dicembre come data simbolica per una protesta per esternare tutte le sue rimostranze.
Davanti alla porta del municipio ha depositato due grandi sacchi neri contenenti plastica, segnalandosi tuttavia alla polizia locale.
La questione del nuovo sistema di raccolta stradae del multimateriale (plastica, lattine, contenitori poliaccoppiati) ha sollevato molte critiche e la stessa politica, malgrado le adesioni dei sindaci alla proposta dell'azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti (Amnu), ha diviso anche i consigli comunali dell'alta Valsugana.
A fine anno sono comparse le nuove campane dotate della cosiddetta calotta, un investimento in materiale che l'Amnu giustifica con nla necessità di aumentare la qualità dei materiali introdotti dai cittadini, visto che la presenza di impurità creerebbe un danno economico ritenuto eccessivo.
I critici contestano l'intera logica dell'operazione e fanno notare che l'apertura a pagamento delle campane di raccolta non assicura in realtà nessun miglioramente della qualità (selezione e pulizia) dei materiali introdotti, anzi, deresponsabilizza l'utente alla pari o peggio del precedente sistema, diversamente da quanto acccadrebbe con la raccolta porta a porta in atto in buona parte del Trentino.
Perciò la polemica continua.
Ecco dunque le iniziative clamorose. Come la disobbedienza civile messa in atto dal commerciante.
Un gesto, si legge su Facebook dove sono comparse le foto, «per tenere alta l’attenzione sul problema e affinché con l’anno nuovo vengano studiate soluzioni migliorative a quella attuale, perché il conferimento degli imballaggi leggeri sta diventando un grosso problema per le attività commerciali, oltre che per i privati».
I commenti al gesto, ovviamente, sono fra i più discordi: chi approva, chi vorrebbe che i Comuni ed Amnu tornassero sui loro passi per far tornare il sistema di raccolta di prima perché le calotte non fermeranno gli incivili, chi segnala che il conferimento al Crm di viale dell’Industria non comporta nessuna spesa e fatica, chi ancora va contro questo gesto, perché «chi si lamenta pretestuosamente ha un po’ rotto e sarebbe ora la finisse».
La vicenda tuttavia, a quanto pare, sembra essere destinata a non esaurirsi qui. E anche ieri nuove segnalazioni di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti.