Castel Pergine, si riapre in attesa dei compratori

di Giorgia Cardini

«L’ultima stagione» di Verena Neff e Theo Schneider inizierà venerdì 7 aprile, con una cena romantica alternativa in onore di Sant’Egesippo, santo del secondo secolo dopo Cristo, che di romantico in realtà aveva pochino, essendosi dedicato sostanzialmente a scrivere trattati contro le eresie.
 
Sotto la protezione di questo santo, la cui ricorrenza quest’anno coincide con il venerdì delle Palme, riaprirà dunque Castel Pergine, in vendita dal 2016 ma ancora di proprietà di Isabelle Oss-Ringold e dalle tre figlie Cornelia Oss, Barbara Benz-Oss e Anna Katharina Oss Affolter, tanto che in questi giorni sono in corso - a loro spese - i lavori di sostituzione del manto in scandole della Torre Rotonda, in cui si trovano alcune camere dell’albergo ristorante gestito da Verena e Theo. Movimenti intorno al destino del castello (di cui una brochure di 68 pagine in italiano, inglese e tedesco decanta le meraviglie) ci sono, ma Verena Neff dice che «è prematuro parlare di qualunque ipotesi», come anche del cambio di gestione. 
 
«Ma noi non abbiamo cambiato idea», spiega l’albergatrice che col marito, in questi 25 anni, ha fatto di Castel Pergine il punto di riferimento per eccellenza di chi ama natura, storia, arte ed enogastronomia: «Per noi questa resta l’ultima stagione, perché alla nostra età (Theo ha 71 anni, io 75) è giunto il momento di fare questo passo». Ma quest’ultima stagione non sarà sottotono, tutt’altro: durerà ben 222 giorni, pieni di eventi. Come accade dal 1991, anche quest’anno gli spazi del castello ospiteranno una mostra di rilievo internazionale, dal 22 aprile al 5 novembre: «Sense of belonging», venti enormi installazioni in legno e materiali correlati (fibra di cocco, carta, eccetera) dell’artista tedesco Roger Rigorth, che ha esposto in tutto il mondo. Il montaggio della mostra curata da Neff, Schneider e Riccardo Cordero, che sarà inaugurata il 22 aprile alle 17 con un aperitivo e un concerto, avverrà nei prossimi giorni: l’installazione delle opere è prevista dal 13 al 17 marzo.
 
Prima del vernissage, come detto, riaprirà il ristorante da 60 posti e l’albergo da 48 con la cena romantica «alternativa» a San Valentino: «Siccome siamo chiusi il 14 febbraio, abbiamo pensato di fare la nostra cena per innamorati in apertura di stagione - spiega Verena - Quest’anno la scelta è caduta sul venerdì delle Palme e su Sant’Egesippo, un po’ ironicamente, anche per il nome piuttosto simpatico». L’apertura di Castel Pergine avverrà nel pomeriggio del 7 aprile, alle 16; quindi la cena con un menù a 5 portate, infarcito di cuoricini, dove proprio «Il saluto di Sant’Egesippo» figura come entrée (per le prenotazioni, si può telefonare allo 0461/531158).
 
Proseguirà poi per tutta la stagione la collaborazione con le associazioni locali, per proporre eventi teatrali e concerti: con l’associazione Aria che gestisce il teatro comunale saranno organizzati vari spettacoli e «L’ora che non c’è» alle 2 di notte del 29 ottobre, quando si passerà dall’ora legale a quella solare. Ogni prima domenica del mese, da maggio, torneranno anche i concerti con aperitivo nel cortile del maniero, che sarà ancora lo scenario della battaglia delle Feste medievali. La stagione finirà sabato 5 novembre, con concerto, aperitivo e cena, mentre il castello chiuderà il 6 mattina per gli ospiti. 
Per quella data, si spera che il futuro del monumento simbolo di Pergine sia chiaro e che si sappia anche chi porterà avanti la lunga e bella impresa di Theo Schneider e Verena Neff.

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