In mille per l'addio a Lorena Le sue parole lette dagli amici

di Luigi Oss Papot

Il sorriso, gli occhi, la voglia di vivere e di amare, la passione per le sue montagne, per i colori della vita e dei fiori, la cordialità e la disponibilità verso tutti: sono le caratteristiche più belle di Lorena Pallaoro, scomparsa domenica a soli 34 anni dopo pochi di mesi di lotta contro un male subdolo e crudele, ad aver riempito la chiesa parrocchiale di Sant’Orsola, ieri pomeriggio, dove oltre mille persone non sono volute mancare a quest’ultimo saluto. Sono tutte queste belle cose a rappresentare il tesoro, l’eredità di Lorena che tutti, d’ora in poi custodiranno.

Una folla immensa, forse mai vista in valle, che ha voluto stringersi attorno a Lorena, quasi a non volerla lasciare andare.
Alpini, sindaci, gli amici del gruppo country, tanti clienti del bar Mister X dove Lorena lavorava, tanti esercenti di Pergine che hanno avuto modo di conoscerla e apprezzarla, i coscritti: nessuno ha voluto mancare, e tutti hanno il volto rigato dalle lacrime.

Anche don Daniele Laghi, il parroco di Sant’Orsola, che ha celebrato il funerale assieme a don Dario Sittoni, a don Celestino Tomasi e al diacono Rino Bertoldi, fatica a parlare nell’omelia: «Quanto è dura essere qui anche per me e prendere la parola e dover dire qualcosa» ha esordito don Laghi, che ha avuto parole di coraggio e di sostegno per tutti i familiari di Lorena, la mamma Dina, il papà Marino, le sorelle Ornella, Patrizia e Rosanna e l’amato fidanzato Manuel.

«Lorena - ha proseguito don Daniele - sapeva dare una tinteggiata di colore anche alle giornate più grigie, e so che non ci vorrebbe tristi ora. Ha affrontato sempre con fede, devozione e coraggio la vita, anche questi ultimi mesi, segnati dalla malattia. Mi hai insegnato tanto in questi mesi, a fare della vita un regalo, una preghiera concreta e continua. Mi rimarrai nel cuore».

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Al termine della celebrazione hanno voluto salutare Lorena anche Renato Zoro, contitolare del bar Mister X, il fidanzato, le sorelle e un’amica del gruppo country, che ha letto una lettera scritta da Lorena qualche tempo fa, quasi fosse un suo testamento per tutti quanti l’hanno conosciuta: «Una lacrima trasparente scende dal tuo volto, i tuoi occhi brillano di verità, il tuo cuore batte senza fine: ansie, paure ma consapevole di amare. E allora ama! Ama te stesso e chi ti circonda, e non commetterai mai l’errore di rinunciare alla felicità e alla voglia di vivere. A tutti manca qualcuno, tutti abbiamo perso una persona importante, una persona che è volata via e che non è più qui con noi. Pensi che ti abbiano strappato un pezzo di esistenza, un pezzo della tua vita, perché quella persona ne faceva completamente parte. Sai solo che non ne cancellerai mai il ricordo, mai. Non puoi credere che sia successo davvero. Perché? Perché far appassire un fiore così bello? Perché proprio adesso? Non è giusto, vengono strappati sempre i fiori più belli, anche adesso che senso ha tutto questo? Che senso ha la vita? Non lo so. Però so che la morte non è nulla per l’amore che si può provare per chi se ne è andato via».

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