Castello, il Comitato porta avanti il lavoro

di Luigi Oss Papot

Ripartire da dove si è interrotto il discorso, continuare ancora meglio di quanto si è fatto ora, radunare le forze e le idee per portare a casa il risultato: è su questi punti che il Comitato Castel Pergine, dopo l’addio di Michele Andreaus e Flavio Pallaoro, vuole ripartire.
Perché, nonostante questi due addii di «peso», i 5 rimanenti membri del Comitato devono continuare a lavorare, intrecciare rapporti e relazioni perché il tempo stringe. Ed oltre ad enti e istituzioni, bisogna soprattutto tornare a parlare con la famiglia Oss, proprietaria del castello.
 
Di questo ne è certo il nuovo presidente del Comitato, Carmelo Anderle, che ha dalla sua parte una lunga conoscenza proprio con i proprietari, frutto anche di lunghi anni trascorsi nell’associazione «Amici del castello».
«Il lavoro non si ferma - spiega - nonostante questo abbandono in corsa di due persone della squadra. Questi ultimi giorni sono passati all’insegna di momenti molto intensi, frenetici, che hanno scombussolato un po’ tutti. Ma in poco tempo i membri del Comitato hanno svolto davvero un lodevole lavoro, e il professor Andreaus in questi mesi ha profuso le sue energie in un percorso molto difficile».
 
E per il futuro? 
«Il Comitato non ha nessuna intenzione di cambiare rotta ed anzi quanto accaduto questa settimana ha portato ad un rinvigorimento dell’attenzione attorno al castello. Stiamo cercando di trovare tutte le soluzioni possibili per salvaguardare sia i sottoscrittori sia la famiglia Oss che si è sempre mostrata disponibile a credere in questa iniziativa. Dobbiamo meritarci la loro fiducia».
 
Alcune persone avevano iniziato ad avere timore per il denaro versato nell’operazione.
«Non è stata ancora costituita alcuna Fondazione e prima di farlo è nostra intenzione indire un pubblico dibattito. La riforma sul Terzo Settore dispone nuove normative anche per le Fondazioni e non è ancora chiara, e per questo ci siamo presi il tempo necessario per apportare le modifiche alla bozza di statuto che avevamo pensato. Ma il nostro scopo rimane sempre e solo il castello».

Come hanno reagito i sottoscrittori a queste ultime novità?
«Abbiamo comunque ricevuto in queste ore molte testimonianze di sostegno e supporto da parte dei sottoscrittori, che ci incoraggiano a proseguire. L’apporto di tutti è importante e la trasparenza fondamentale. La Provincia, il Comune ed anche gli istituti bancari ci hanno ribadito il loro appoggio. Ora si tratta di sederci tutti di nuovo attorno ad un tavolo e riprendere la trattativa, magari anche con il reintegro di nuove persone in sostituzione di quelle dimesse».

Intanto, Comitato o no, acquisto o no, nel 2018 Castel Pergine aprirà regolarmente. Forse con qualche evento o dettaglio in meno, ma comunque ristorante e albergo saranno aperti. A prendere la decisione la famiglia Oss, mentre a gestire la nuova stagione dovrebbe esserci questa volta una squadra «allargata» di persone: innanzitutto Theo e Verena, gli storici gestori andati in pensione, rimarrebbero ma con un ruolo meno operativo e impegnativo, in affiancamento ai 14 dipendenti attuali. Parecchie prenotazioni sono già state raccolte, mentre il dialogo col Comitato prosegue.

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