Per vigilare sulla struttura ex Villa Rosa la Provincia per 6 mesi spenderà 33 mila euro
Per sei mesi di vigilanza, la Provincia spenderà 33.123 euro. Vigilanza di cosa? Dell’ex ospedale «Villa Rosa», ormai completamente devastato da ladri, vandali e occupanti vari, finito più e più volte sulle pagine di questo e altri giornali proprio per le condizioni in cui versa l’ex centro riabilitativo, dismesso a metà del 2013.
Ebbene, nonostante la vigilanza messa in campo nei mesi scorsi non abbia evitato le devastanti incursioni, il 24 ottobre il dirigente del Servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia ha firmato la proroga dell’incarico all’istituto di vigilanza Cittadini dell’Ordine spa di Bolzano, dal 1° novembre al 30 aprile 2019, per 150 euro al giorno più Iva, in attesa che sia espletata la gara per l’affidamento del servizio.
Il servizio di vigilanza, che dovrà essere svolto tutti i giorni anche festivi infrasettimanali, prevede una ispezione ogni tre ore nella fascia notturna dalle 21 alle 6 del giorno successivo; due ispezioni (una al mattino e una al pomeriggio) nella fascia dalle 6 alle ore 21; il controllo di tutte le vie di accesso esterne all’immobile; l’attestazione di avvenuto controllo mediante biglietto di controllo sulle porte di accesso; l’intervento in caso di anomalie riscontrate, con invio di pattuglie e, se necessario, richiesta di allertamento alle forze dell’ordine; la comunicazione, entro le 24 ore successive, delle anomalie riscontrate al Servizio gestioni patrimoniali e logistica. Ma quale sia l’efficacia ed efficienza di questa vigilanza è davvero dubbio: a metà settembre anche l’Adige ha nuovamente testimoniato (nella foto di Lop) - come era già avvenuto tre anni fa - quanto sia facile penetrare all’interno della proprietà provinciale, senza essere disturbati o fermati da alcuno. Insomma, quelli stanziati adesso sembrano ancora una volta soldi pubblici buttati via, mentre pende alla Corte dei conti un procedimento nei confronti di due dirigenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e di un tecnico della stessa Apss, che ipotizza un danno erariale di 204mila euro per la mancata salvaguardia dell’immobile. Un giudizio che arriverà al dunque tra qualche mese, ma che non charirà il destino della villa, progettata 106 anni fa sul colle del «Zucàr» dall’architetto Eduino Maoro, e ora pericolante.