Bruciata l'auto di un imprenditore edile, accusato un ex dipendente licenziato
Secondo le indagini dei carabinieri, l'uomo avrebbe agito per ripicca, insieme a un'altra persona, lo scorso 13 settembre. Entrambi negano ma sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Trento
TRENTO. L'auto di un imprenditore edile va completamente a fuoco a Pergine e i carabinieri accusano un manovale e un disoccupato di essere i responsabili del rogo: avrebbero agito per ripicca, perché qualche mese fa uno dei due è stato licenziato dall'azienda.
I carabinieri spiegano in una nota di aver individuato i due presunti responsabili, di 47 e 45 anni, grazie all'analisi dei video ripresi dalle telecamere di sorveglianza del Comune di Pergine.
I militari di Pergine, con l'aiuto dei colleghi di Baselga di Piné, hanno svolto le indagini fino a mettere nel mirino i due, entrambi pregiudicati, che vivono non molto lontano dalla zona dell’incendio.
Così è partita la segnalazione alla Procura della Repubblica di Trento in relazione all'incendio doloso, avvenuto martedì 13 settembre.
Le due persone accusate negano ogni coinvolgimento nel rogo, ma i carabinieri affermano che le immagini e altri elementi raccolti consentono il riconoscimento sia dell'uomo che era stato licenziato nell'aprile scorso, sia dell'altra persone, che fra l'altro al momento della "visita" dei militari "presentava segni di bruciatura all’arcata sopraccigliare".
[foto credits: carabinieri]