Pergine, il sindaco difende le scelte sui parcheggi: «Tariffe più care, ma contributi salvi»
Nel 2024 il Comune dovrebbe incassare 200mila euro, 40mila euro in più del 2023. Oss Emer: «Servono per cultura, sport ed eventi. I paragoni con località simili a noi dicono che siamo ancora convenienti». L’aumento dei prezzi è anche un tentativo per diminuire il traffico
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PERGINE. Cominciamo subito dai numeri: nel 2023 il Comune di Pergine ha incassato 160.000 euro dalla sosta nei parcheggi a pagamento. La previsione, nel 2024, è che da ticket e abbonamenti arrivino 40.000 in più, quindi 200.000 euro in tutto. A fornire i dati è il sindaco Roberto Oss Emer, che difende le decisioni prese dalla sua amministrazione nelle scorse settimane in tema di stalli blu e posteggi pubblici.
I cittadini si lamentano perché dovranno pagare di più, per soste orarie o abbonamenti. Si poteva fare diversamente?
«In un bilancio, se le entrate non sono più sufficienti a coprire le spese, le alternative sono due: tagliare le voci di costo o aumentare le tariffe. Noi abbiamo scelto di aumentare le tariffe dei parcheggi perché a rischio, altrimenti, sarebbero stati i contributi alle associazioni sociali, culturali, sportive, all'organizzazione di eventi, i trasferimenti alle scuole o i progetti per i disabili. Non faremo mancare il nostro sostegno alle realtà che sono cuore e anima della città e della democrazia: quindi, se per questo devo aumentare di 20 centesimi all'ora il costo di un parcheggio, sì, lo aumento».
Come valuta la proposta di concedere la gratuità sulla prima ora di parcheggio in centro, fatta dai gruppi Patt e Coesione oltre l'Ordinario?
«Se nel 2023 fosse stata concessa questa gratuità, ci sarebbe stato un mancato incasso di 80.000 euro. Se questa facilitazione venisse concessa nel 2024, di euro a bilancio ne mancherebbero 100.000. Mi dicano cosa tagliare».
Aumentare i ticket rischia però di spingere più gente verso i centri commerciali, dove i parcheggi sono gratis.
«Sono gratis perché la loro gestione è pagata da chi opera all'interno del centro commerciale, tra le spese condominiali. In città invece realizzazione e gestione dei parcheggi pubblici è a carico del Comune, non dei commercianti. Che tra l'altro si lamentano per la scarsità di posteggi disponibili vicini al centro, ma poi sono i primi a occuparli».
E dove dovrebbero mettere, le loro auto?
«Nel parcheggio interrato a 120 euro l'anno, ossia 30 centesimi al giorno».
Pergine comunque ora è in testa ai comuni dell'Alta Valsugana, con tariffe orarie vanno da 1 euro per i parcheggi interrati a 1,50 euro per quelli centrali.
«Se bisogna fare dei paragoni, vanno fatti con località simili a Pergine. A Mezzocorona il costo orario è di 1,80 euro, a Cavalese di 1,20 euro, ad Arco di 1-1,50 euro, a Riva del Garda di 1-2 euro. E per quanto riguarda gli abbonamenti, a Riva vanno da 140 a 390 euro l'anno, ad Arco da 130 a 170 per i lavoratori, a Trento da 500 a 950 euro. Ripartendo questi costi su 365 giorni annui, a Pergine (che ha abbonamenti per lavoratori a 120 euro e generici a 250 euro) i titolari pagano 0,30 o 0,80 euro al giorno contro i 0,38-1,06 euro di Riva del Garda».
Aumentare le tariffe può portare un possibile calo di traffico?
«Uno degli obiettivi che ci siamo posti è anche quello di convincere chi può, a muoversi in bici e a piedi. Se vogliamo che Pergine sia davvero una città a misura di bambino, meno auto ci sono e meglio è. In via Chimelli c'era un assurdo viavai per portare o riprendere i bambini a scuola: lì abbiamo istituito, oltre al divieto di parcheggio, anche il divieto di fermata. Nelle frazioni, dove abbiamo messo le stazioni di noleggio delle bici elettriche, quasi gratuite, ci aspettiamo che siano più utilizzate. Quanto alla petizione proposta da dipendenti della Comunità per ripristinare la possibilità agli abbonati di parcheggiare in piazza Garibaldi, è arrivata giovedì accompagnata da alcune decine di firme: peccato però che la maggioranza non abbia alcun abbonamento».
Ultima domanda: passare la gestione dei parcheggi a pagamento ad AmAmbiente ha comportato costi aggiuntivi?
«No, in realtà ha comportato un risparmio rispetto alla gestione precedente affidata a Trentino Mobilità. Inoltre, ne è derivata l'assunzione di due part-time nel ruolo di ausiliarie: due posti di lavoro nuovi».