Dove è il buon senso? Cane precipita nella forra
L'interrogativo che resta in sospeso da questa assurda storia è uno solo: ma il buon senso abita ancora negli uomini? Perché se al buon senso dobbiamo sempre sostituire le leggi repressive per evitare episodi come quello avvenuto ieri mattina, non c'è biblioteca al mondo in grado accogliere carte e faldoni pieni di leggi
L'interrogativo che resta in sospeso da questa assurda storia è uno solo: ma il buon senso abita ancora negli uomini? Perché se al buon senso dobbiamo sempre sostituire le leggi repressive per evitare episodi come quello avvenuto ieri mattina, non c'è biblioteca al mondo in grado accogliere carte e faldoni pieni di leggi. Probabilmente non abbondano di buon senso i componenti la comitiva di turisti austriaci che ieri, in una giornata peraltro più invernale che primaverile, hanno deciso di affrontare la ferrata del Rio Salagoni, il caratteristico itinerario attrezzato che risale una profonda forra scavata dal rio nei banconi calcarei alla base del Castello di Drena. Sin qui nulla di male. Il fatto è che la comitiva austriaca, sei persone in tutto con nonno e bambini al seguito, ha deciso sciaguratamente di portarsi appresso anche il loro fidato cane, un meticcio di una ventina di chili di peso, probabilmente perché non sapevano a chi lasciarlo. Col risultato che in uno dei tratti più impegnativi tra funi, staffe, gradoni e ponte tibetano, il povero cane è precipitato da un'altezza di una decina di metri finendo nella forra sottostante. Ed è praticamente morto sul colpo. Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, è intervenuto anche il veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale, il dottor Alessandro De Guelmi. Il quale, purtroppo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso del povero animale.