A Riva è arrivata la banda dei parcometri

Un colpo scientifico messo a segno da una banda specializzata che sapeva perfettamente dove e come colpire. Persino in termini di millimetri perché solo bucando la colonnina poco più in là, l'unico risultato sarebbe stato quello di fondere la plastica e non ottenere nulla. È sbarcata anche sul Garda trentino, e a Riva in particolare, la «banda dei parcometri» che da domenica a mercoledì, operando quasi sempre alle prime luci del giorno, ha ripulito di tutto il contenuto in monetine le colonnine Apm a Porto San Nicolò, in via Rilke nella zona dei Sabbioni, ai Giardini di Porta Orientale e in via S. Anna

di Paolo Liserre

parchimetroRIVA DEL GARDA - Un colpo scientifico messo a segno da una banda specializzata che sapeva perfettamente dove e come colpire. Persino in termini di millimetri perché solo bucando la colonnina poco più in là, l'unico risultato sarebbe stato quello di fondere la plastica e non ottenere nulla.

 

È sbarcata anche sul Garda trentino, e a Riva in particolare, la «banda dei parcometri» che da domenica a mercoledì, operando quasi sempre alle prime luci del giorno, ha ripulito di tutto il contenuto in monetine le colonnine Apm a Porto San Nicolò, in via Rilke nella zona dei Sabbioni, ai Giardini di Porta Orientale e in via S. Anna.

 

La tecnica è sempre la stessa. Muniti di fiamma ossidrica i malviventi aprono un buco del diametro di alcuni centimetri nella parte posteriore della colonnina. Da qui entrano con un endoscopio e di fatto smontano il sistema di bloccaggio della cassaforte interna e della porta anteriore che a quel punto si può aprire abbastanza facilmente con l'ausilio di una chiave nemmeno tanto particolare. L'operazione complessiva richiede un po' di tempo ed è presumibile che la banda abbia operato in due distinte tornate, quasi sicuramente la mattina di buon'ora. E alla seconda tornata abbia prelevato tutte le monetine contenute nei quattro parcometri.

 

Da una prima stima il «bottino» supera i 2.000 euro, ai quali ne vanno aggiunti altrettanti in termini di danni materiali alle colonnine in questione. La spiacevole sorpresa è stata scoperta mercoledì dal personale dell'Apm: in una delle colonnine prese di mira si è bruciata una scheda e il malfunzionamento ha reso necessario l'intervento dei tecnici. Appurato che in quel caso erano passati i ladri, si è deciso di fare il giro di tutti i parcometri e così è emerso che la banda aveva manomesso e svuotati anche le colonnine di via Rilke, via S. Anna e ai Giardini di Porta Orientale. A quel punto ai responsabili della società pubblica non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia al Commissariato di Polizia.

 

Al vaglio degli inquirenti ci sono ora soprattutto le immagini delle telecamere a circuito chiuso dislocate a Porto San Nicolò che riprendono i ladri in azione. Particolari sui quali però per il momento gli inquirenti preferiscono mantenere uno stretto riserbo. 

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