Quando sul Garda c'erano i pirati
Il lago di Garda trasformato nel mare dei Caraibi. Accadeva negli anni Sessanta quando a Peschiera del Garda erano attivi dei veri e propri «studios» galleggianti che per quasi un decennio ospitarono produzioni cinematografiche e televisive. Protagonista di questa straordinaria avventura fu Walter Bertolazzi che a partire dal 1959 allestì una vera e propria flotta di navi d’epoca che servivano da set per film di ambiente piratesco. Da questa «Cinecittà sul lago» negli anni Sessanta iniziò la carriera di Fabio Testi.
Affascinati da questa vicenda i rivani Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet hanno lavorato ad un progetto per riportare alla luce e far conoscere alle nuove generazioni una pagina di storia del cinema rimasta per troppi anni chiusa nei cassetti. Il film documentario «Quando il Garda era un mare», creato dai due, ripercorre la storia della «Bertolazzi Film» attraverso una serie di testimonianze.
Innanzitutto la viva voce di Walter Bertolazzi che in un’intervista rilasciata qualche anno prima della sua scomparsa nel 2002 rievoca l’avventuroso trasferimento della nave sul lago di Garda e le principali tappe della sua attività cinematografica. Altro testimone importante è Fabio Testi che, all’epoca ventenne, durante le vacanze estive, iniziò a lavorare come comparsa alla «Bertolazzi film. Aveva un fisico prestante, fu subito notato e utilizzato per gettarsi dai pennoni delle navi. Da lì iniziò la sua carriera cinematografica. Umberto Lenzi è l’unico regista in vita di quelli che lavorarono alla «Bertolazzi Film». Diresse «Le avventure di Mary Read» con Lisa Gastoni e Jerome Courtland. Ancora, Liana Orfei, Kirk Morris, il critico cinematografico Steve Della Casa. Completano le testimonianze i parenti di Walter Bertolazzi: la figlia Carmen e il cognato Gianfranco Bortolussi. Per finire i “pirati” dell’epoca, comparse della zona di Peschiera del Garda, oggi settantenni, che all’epoca venivano chiamati per girare i film.
Nel documentario si alternano tutti i film girati sul Garda e decine di fotografie, molte delle quali inedite, che propongono i vari set di ripresa dove si sono avvicendati negli anni di attività attori del calibro di Amedeo Nazzari, Silvana Pampanini, Anna Maria Pierangeli, Lisa Gastoni, Lex Barker, Chelo Alonso, Kirk Morris, Alan Steel, e tanti altri.
Lunedì 18 maggio 2015, alle 21, all’auditorium del Conservatorio di Riva del Garda, ingresso libero, sarà proposto, su iniziativa del Centro Culturale «La Firma» il documentario “Quando il Garda era un mare” che in queste settimane è stato ospite di numerosi festival. Ad iniziare dal Busto Arsizio Film Festival, diretto da Steve Della Casa, passando per il Bozner Filmtage, il Trento Film Festival e, il prossimo 3 giugno, all’International Innsbruck Film Festival. La proiezione di Riva del Garda vuole essere una serata speciale che conclude in modo diverso il cineforum «LunedìCinema».
Tutto ebbe inizio nel 1959 quando Walter Bertolazzi fece un’ardita scommessa con il produttore Dino De Laurentiis. Quest’ultimo possedeva un galeone che era servito per girare il kolossal di Mario Camerini «Ulisse» (1954), ormeggiato da anni a Fiumicino e di cui voleva disfarsi. Bertolazzi, che pensava di trasformare la nave in un ristorante, propose a De Laurentiis un accordo: se fosse riuscito a trasportare fino al lago di Garda il galeone non avrebbe pagato un soldo di passaggio di proprietà e la nave sarebbe stata sua. Partì dunque da Fiumicino e, facendo il periplo dell’Italia, giunse in circa quindici giorni a Porto Levante alle foci del fiume Po. Da qui iniziò la parte più difficoltosa del viaggio: con molte difficoltà risalì il fiume Po fino a Mantova; mise quindi la nave su strada con un trasporto speciale per giungere fino all’idroscalo di Desenzano dove avvenne il varo della nave - ribattezzata nel frattempo «Circe» - nelle acque del Garda .