La «Falesia Family», con ristoro e parcheggi
La «Falesia Family» è un esperimento che piace alla giunta arcense, sta dando le prime soddisfazioni e rappresenta comunque una rarità nel contesto di tutto l'arco alpino.
Non solo. Il comune intende proseguire nell'investimento avviato potenziando l'area e rendendola più facilmente fruibile, con servizi igienici adeguati, un punto ristoro, e uno spazio da destinare a parcheggio.
Questo in sistesi rispondono il sindaco Betta e l'assessore allo sport Marialuisa Tavernini all'interrogazione che Andrea Ravagni e Bruna Todeschi avevano dedicato a presente e futuro della «Falesia Family».
«Per quanto riguarda il servizio igienico - scrive l'amministrazione - presso la falesia Policromuro si è provveduto pochi anni or sono a realizzarne uno, ma è comunque evidente che non è facilmente utilizzabile per quanti arrampicano sulla "Family", ed è proprio per questo che si prevedono nel bilancio 2016, le risorse da destinarsi per l'inizio dei lavori di realizzazione di un servizio igienico alla base della parete. A completamento e per una miglior fruizione da parte di residenti e turisti, è in previsione anche la realizzazione di un punto di ristoro annesso al servizio igienico».
Secondo Betta e Tavernini la parete risulta essere assai gradita alle famiglie, anche perché «una delle prime nel panorama alpinistico» e perché facilmente raggiungibile sia del centro storico che dalle strutture ricettive di Prabi, spesso scelte da un turismo che apprezza le occasioni per fare sport all'aria aperta e magari sperimentarne di nuovi.
L'amministrazione ora sta anche «valutando la realizzazione di un importante parcheggio a valle (su via Santoni o alla Moletta) per migliorare la viabilità e offrire un numero superiore di posti auto, consentendo quindi agli scalatori di posteggiare a valle ed avvicinarsi alla falesia a piedi, come avviene peraltro nella maggior parte delle falesie europee».
Il nuovo parcheggio non sarà però opera realizzabile in breve tempo. Quindi in sua attesa il Comune «sta cercando soluzioni per mitigare l'attuale situazione» definita comunque «fastidiosa» anche da Betta e Tavernini.
L'idea è di utilizzare il prato del «Bosco Caproni», ma solo temporaneamente e comunque se sarà davvero necessario.