Arco, sequestro al complesso edilizio ex «Argentina» Tra gli indagati il vicesindaco Stefano Bresciani (Patt)

È in corso in queste ore il sequestro di una parte del compendio ex Argentina, il gigantesco complesso immobiliare costruito negli anni scorsi sopra la collina di Arco e che nel recente passato ha sollevato roventi polemiche per la sua stessa realizzazione e per le sue volumetrie.

La Procura di Rovereto, che da tempo indaga sulla regolarità del complesso iter che ha portato alle autorizzazioni necessarie alla nuova costruzione, ha disposto il sequestro di una ventina di appartamenti interni all'edificio, quelli non ancora abitati.

Le forze dell'ordine sono sul posto e stanno ponendo i sigilli alle porte delle singole abitazioni.

La notizia, e le conseguenze giudiziarie che potrebbe avere, è di quelle che farà discutere molto ad Arco e in tutto il Basso Sarca.

Anche perché tra gli indagati c'è sicuramente l'attuale vicesindaco autonomista Stefano Bresciani, presidente della commissione comunale che, nel 2008, aveva dato il via libera al progetto edificatorio.

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