Altri 60 alloggi Itea in arrivo all'Alboletta
Con l’avvio proprio in questi giorni delle operazioni di verifica dei requisiti richiesti da parte dell’Itea, è ufficialmente partito il conto alla rovescia per la consegna dei 60 nuovi alloggi realizzati all’Alboletta, nella parte orientale del complesso a ridosso di via Grez. Di fatto l’intervento più consistente nel computo totale considerato che quando tutto sarà finito (difficilmente prima del 2020) all’Alboletta nascerà una piccola «città nella città», un secondo Rione Degasperi con 175 alloggi pubblici complessivi (e senza considerare gli interventi privati).
La consegna ufficiale dei 60 nuovi alloggi dovrebbe avvenire nel giro di un mese, un mese e mezzo al massimo. Appartamenti nel complesso che si affaccia su via Grez e che si vanno a sommare ai precedenti 48 e ai 29 consegnati esattamente tre anni fa. Chiuso questo capitolo, il «libro dell’Alboletta» però non è concluso. All’appello manca ancora l’ultima opera, il lotto quater per altri 38 alloggi più alcuni spazi commerciali, la riqualificazione dell’area della chiesetta di S. Anna e la realizzazione di un parcheggio pubblico per circa una ventina di stalli. Secondo le previsioni Itea un intervento da altri 9,5 milioni di euro. Il problema però è che adesso l’istituto trentino di edilizia abitativa non ha risorse stanziate per questo ulteriori intervento, considerato tra l’altro che svariati milioni se ne andranno nei prossimi anni per la realizzazione del vicino nuovo polo scolastico. Insomma, sulla chiusura del cerchio incombe un bel punto interrogativo e la cosa preoccupa non poco anche l’amministrazione comunale.
«Sono preoccupato - ha ribadito il sindaco Mosaner - per lo stallo della progettazione esecutiva degli altri due interventi: quello al Grez a ridosso della chiesetta di S. Anna e l’altro più consistente per circa 80 alloggi in via Pigarelli. La Provincia non trasferisce ormai da tempo risorse adeguate per nuovi interventi, seppur nel 2015 ha ripreso ad assegnare risorse per la manutenzione dei numerosi alloggi sfitti. Non vorrei - è la preoccupazione del primo cittadino - che finiti i lavori del nuovo polo scolastico di Rione, iniziassero quelli per la realizzazione degli ulteriori 38 alloggi». Se tra progettazione, approvazioni varie, appalti e lavori, l’ultimo lotto all’Alboletta potesse concludersi nel 2020-2021, l’opera complessiva sarebbe finita a distanza di ben trent’anni dal primo vincolo deciso dal Comune di Riva nell’ormai lontano 1991. Dopodiché si pone un altro problema. Con il nuovo quartiere e il nuovo polo scolastico, su via Grez verrà ad insistere una mole di traffico non indifferente. La soluzione è la «Comai-quater», ovvero il collegamento della bretella Comai direttamente sulla Sp 118 di S. Giorgio.
«È contemplata dal Pup e non potrà non esserci nel piano urbano della mobilità che stiamo elaborando - afferma Mosaner - I nodi da sciogliere sono due: a che livello di priorità la si vuole inserire e se vi sono le risorse per farla. A nostro giudizio si tratta di una priorità a medio termine. Dopodiché risorse non ce ne sono, è un’opera di competenza provinciale e di questi tempi è difficile chiedere nuovi investimenti di una certa consistenza. Un intervento di questo tipo finanziariamente corrisponde a tre-quattro annualità di bilancio del Comune di Riva. Speriamo solo che nel 2018, come annunciato, vengano meno i vincoli del patto di stabilità». Altrimenti saran dolori.