Cani, gatti e conigli: che festa alla giornata del Rifugio aperto
Il Rifugio A.d.a. di Arco ha aperto le sue porte per la prima di una serie di domeniche mirate a far conoscere il centro e i suoi amici a quattro zampe. All’invito hanno risposto tanti soci e simpatizzanti, proprietari di cani e non, venuti al canile in località San Tomaso per partecipare alla lotteria e fare due chiacchiere e una merenda in amicizia. Tra i presenti anche gli assessori Silvia Girelli e Stefano Miori in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Lo scopo del pomeriggio di porte aperte è far conoscere le attività del centro, diffondere la cultura dell’amore per gli animali e sensibilizzare le persone rispetto alle loro problematiche. Prossimamente, le date sono ancora da definire, ci saranno altre domeniche di Rifugio Aperto, di incontri con esperti cinofili, a disposizione per dritte su come gestire un cane. Non solo Fido: all’Associazione difesa animali sono passati anche un maiale, diverse tartarughe, un coniglio. Il roditore, ultimo in ordine cronologico, è ancora ospite del rifugio: è stato trovato sulla strada, in pessime condizioni. Recuperato e rimesso in sesto, aspetta una nuova casa. L’A.d.a. è entrata nei nuovi spazi di San Tomaso nell’ottobre dello scorso anno. Un salto di qualità enorme rispetto alla precedente sede, la baracca a fianco dell’Ex Macello di Arco, nei pressi del vecchio oratorio.
Ora ci sono gabbie più ampie, riscaldate a pavimento invece che con le stufette (si spendevano migliaia di euro all’anno) e le coperte donate dalla gente, è molto diverso da quando prima ci pioveva dentro. Per i cani ci sono otto gabbie spaziose, per il giorno e per la notte, 15 per i gatti. Il centro è aperto tutte le sere dalle 20.30 alle 22.30, orario per le visite.
«Oggi ospitiamo quattro cani – dice il presidente Enrico Leoni – e una ventina di gattini...anzi, cogliamo l’occasione: chi volesse adottare un micio...». Il centro collabora con diverse associazioni e con il canile di Rovereto, ed è così che ad Arco è arrivato un bel dobermann adulto: «Lo hanno trovato a Trento, era magrissimo e spaventato. Qui è rinato». Con lui ci sono anche altri cani non più cuccioli, che per questa ragione faticano ad essere adottati. L’iter per portarsi a casa un compagno a quattro zampe prevede alcuni incontri conoscitivi, un colloquio preliminare, un sopralluogo sul luogo della nuova accoglienza. «E forniamo anche consigli sulla gestione, siamo qui per questo, anche per aiutare a convivere con un animale» dice Leoni, presidente dell’A.d.a. da 15 anni. L’associazione oggi conta quasi 190 soci, e la campagna tesseramenti è aperta.