Stefano Ballardini, 56 anni stroncato da un infarto
Un altro lutto nel mondo dell’atletica e del volontariato associativo che ad essa si dedica con passione. Un infaro, ieri, ha stroncato a 56 anni Stefano Ballardini, rivano, co-fondatore della «Garda Lake Marathon», sposato e con due figli, professionista stimato e riconosciuto nell’ambito della promozione turistico-sportiva, ieri mattina impegnato proprio per lavoro presso un importante hotel di Peschiera dove il malore l’ha colto.
Ed è proprio Stefano Chelodi, presidente del sodalizio organizzatore della «Marathon», che lo ricorda così: «Nel 2005 cominciò la avventura della International Lake Garda Marathon che vide poi la luce (come prima edizione) nel 2007 ed eravamo in cinque. Non posso dire amici (tutti tra loro non si conoscevano), ma persone motivate e volenterose, intenzionate a dare il massimo per il proprio territorio ciascuno per le proprie caratteristiche, Franco Gamba, Vittorio Dapretto, Franco Codogni, Stefano Ballardini appunto ed io. Ricordo l’entusiasmo e la maniacale dedizione che Stefano metteva in ogni dettaglio organizzativo. Lui e Franco Codogni furono i “disegnatori” del tracciato originario (senza dubbio il più bello e carico di significato), venne descritto da una rivista di settore come uno dei più belli al mondo. Stefano direttore di gara e tecnico, Franco organizzativo ed io delegato ai rapporti con le istituzioni. Fu un periodo molto impegnativo! Nei giorni delle gare Stefano diventava quasi “un violino”, tesissimo, e alla fine ci guardavamo negli occhi senza più un briciolo di forza e ci dicevamo “basta con questa è l’ultima” ma poi dopo poco cominciava a telefonarmi per “aprire” le iscrizioni per una nuova edizione. Nel 2014 Stefano lasciò perché esausto per un impegno che prendeva 12 mesi all’anno e non ripagava se non per qualche soddisfazione davvero rara. Noi decidemmo di continuare, ma la scomparsa di Stefano lascia un vuoto enorme che apre una serie di domande sui grandi temi della vita.
Dopo la scomparsa ieri di Franco Travaglia un altro duro colpo per chi volontaristicamente si dedica all’organizzazione di eventi a favore del territorio e dello sport. Ciao Stefano che la strada ora scorra leggera sotto i tuoi piedi».
Da uno dei più cari amici rivani, Marco Torboli, arriva un altro sentito ricordo: «Ciao “Ballardin”” ma che scherzo mi combini? Giornate intere a parlare di progetti, viaggi passati e futuri, di marathon e bike, del turismo che vorremmo ma anche di “conti” che non tornano mai. Io che ti consiglio la tranquillità di Fuerte o di Tarifa d’inverno e tu che mi parli della Repubblica Domenicana o di Cuba. Ma alla fine tutto ritorna al nostro amato lago, perché noi siamo e amiamo il Garda e “l’idea” deve girare tutto intorno a questa magica parola.
Tu che con i tuoi soci prima degli altri avete unito tre regioni, tre provincie e un lago in una giornata unica e straordinaria per chi l’ha corsa. Sabato mi hai raccontato della tua nuova passione e delle tue magiche mattinate mentre vai a pescare, e ora? Ciao amico mio, organizza una bella gara anche di là...».