Piscina Meroni, da settembre ad Apm
Nuova gestione per la piscina comunale «Enrico Meroni» di Riva del Garda. Da 23 anni in mano alla Amici nuoto Riva di Luciano Rigatti, a mezzo della Federazione italiana nuoto, dalla prossima stagione natatoria, da settembre, l’impianto passerà in quelle della società municipale «Apm - Alto Garda Parcheggi e Mobilità srl», al 100% del Comune di Riva.
«La formula andrà studiata in questi mesi. Abbiamo chiesto a Fin - spiega l’assessore a lavori pubblici, mobilità, patrimonio, Alessio Zanoni (Pd) - di prorogare fino a fine giugno la gestione per ripartire a settembre con la nuova formula. Le leggi negli anni sono cambiate e vogliamo essere in linea con le normative: o la gestione viene offerta in gara o la piscina va gestita “in casa”, con la nostra società “in house” Apm. Allo scopo ne abbiamo modificato lo statuto. In questi mesi verrà ricercata la formula giusta e credo che anche Amici nuoto Riva (Anr), che ha sempre fornito un servizio egregio e fatto funzionare un impianto nonostante i limiti strutturali che ha, possa dare il suo contributo per creare una sinergia tra Apm, Comune di Riva e Anr e migliorare ulteriormente l’offerta».
Amici nuoto Riva, attraverso Fin, gestisce la piscina dal 1995. Ha dato stabilità al servizio pubblico dopo 10 anni burrascosi con 5 gestioni finite anzitempo (3 cooperative, Alberghi atesini e Amsa) con 4 interruzioni del servizio e con una chiusura di 9 mesi. È una piscina scolastica, costruita con i fondi stanziati a seguito del terremoto del 1976, finita di costruire nel 1980 e rimasta chiusa per 4 anni. Fin e Anr erano riusciti nell’impresa di dare certezza e professionalità nella gestione; oggi dà lavoro a 13 persone e ci sono 22 collaboratori sportivi a vario titolo. Nei 280 giorni di apertura all’anno si registrano tra i 58 e i 62 mila ingressi.
Alessio Zanoni riconosce i meriti di Anr, «sappiamo che Anr ha fatto crescere la disciplina sportiva nell’Alto Garda e per questo possiamo continuare a collaborare, con formule nuove però. Lo spazio per lavorare assieme c’è, occorre ragionarci, ci sono ancora mesi di tempo». Sul fatto che la legge provinciale allo sport n.4 del 2016 preveda anche l’affido diretto degli impianti alle società sportive, Zanoni spiega che «Ci sono diverse tipologie di strutture sportive, la piscina offre un servizio pubblico per il quale il cittadino può usufruire dell’impianto quando vuole; diverso è un campo da calcio; non ci sono scenari univoci insomma. Abbiamo tenuto presente - osserva - anche la legge provinciale ma crediamo che la scelta della gestione “in house” sia corretta. Anche perché se dovessimo fare una gara non si sa mai chi può arrivare. Ciò non toglie che la collaborazione con Amici nuoto possa e debba continuare, magari si occuperanno più della parte sportiva e meno di quella gestionale. La piscina Meroni dà una risposta sociale e sportiva, pesa sulle casse comunali per 120/130 mila euro l’anno».
Apm poi è «una garanzia per altre situazioni sportive per le quali spesso è il volontariato il motore principale, ma che può per mille ragioni non farcela più: ecco che allora Apm è pronta per assicurare una continuità».
Un accenno anche alla Lega che ha presentato un’interrogazione al riguarda: «Ne abbiamo già ampiamente parlato in consiglio comunale e la Lega non ha mai detto nulla».
E sul futuro della piscina Zanoni sottolinea che «come Comune di Riva abbiamo creato le condizioni anche per un eventuale ampliamento: è stata tolta la linea elettrica, è stato creato un seminterrato spazioso e c’è uno spazio dietro di nostra proprietà, per cui si potrebbe realizzare un’altra vasca, destinandone una al pubblico e una alla disciplina sportiva. Se poi dobbiamo ragionare in termini di offerta altogardesana allora ogni Comune deve fare la sua parte».