Ex biblioteca di Riva, da lunedì la demolizione
Una generazione di rivani, forse due, è cresciuta tra quelle mura, studiando su quei tavoloni e cercando il proprio futuro tra gli alti scaffali pieni di libri ordinatamente archiviati. Per tredici anni, dal 1991 al 2004, l’ampio edificio che si trova quasi incastrato tra le medie «Damiano Chiesa» e l’adiacente palestra «Impera», ha ospitato la biblioteca civica rivana. Che prima era nelle austere (e forse più affascinanti) sale allungate della Rocca, e che dopo quegli anni si è trasferita nella sede attuale di palazzo Lutti-Salvadori.
Chi oggi ha tra i 30 e i 50 anni in quel salone ha studiato per le superiori, per la maturità o per l’università. Poi quegli stessi volumi, ad avvenuto trasloco della biblioteca, sono diventati spazio per riunioni ed asseblee pubbliche, oltre che seggio elettorale.
Da lunedì, colpo dopo colpo, l’ex biblioteca sarà completamente demolita per diventare una moderna sala conferenze dotata di tutti gli impianti tecnologici necessari e al passo coi tempi anche in termini di sostenibilità ambientale (il fabbisogno energetico sarà inferiore a 40 KWh/mq anno e l’edificio avrà prestazioni ampiamente in linea con la categoria energetica A). Una cosa quindi decisamente diversa dalla struttura attuale.
Il costo complessivo è di 470 mila euro.
Nato nel 1979 come mensa scolastica, l’ex biblioteca ha avuto anche altri impieghi curiosi: è stata sala consiliare, per un breve periodo all’inizio dei lavori di ristrutturazione del municipio (che avvenne dalla metà del 1985 alla metà del 1992). In seguito l’ex biblioteca è stata spazio ricreativo coperto della scuola e sala conferenze, oltre che sede di associazioni (in passato di Crea, il Centro ricerca educazione permanente adulti, e più di recente della sezione rivana dell’Utetd, l’Università della terza età e del tempo disponibile).
«A differenza della vicina scuola - spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessio Zanoni - è risultato non conveniente adeguare l’esistente: avrebbe richiesto oltre 250 mila euro, più altri soldi per una serie di interventi legati a una più adeguata fruizione degli spazi, in particolare una struttura di congiunzione con la scuola. Inoltre una sala per convegni e conferenze degna di questo nome è assolutamente necessaria, per cui abbiamo impostato il progetto alzando l’asticella degli obiettivi, pensando anche all’opportunità, da parte di una pubblica amministrazione, di rigenerare il proprio patrimonio edilizio e di impegnarsi sulla strada della tutela ambientale e del risparmio energetico. Il nuovo edificio avrà caratteristiche energetiche, spazi e dotazioni tecnologiche incommensurabilmente migliori del precedente, consentendoci di ospitare anche convegni di alto livello ed eliminando finalmente i problemi di convivenza con i rumori della palestra. Per il resto, il suo utilizzo sarà invariato, destinato alla scuola durante il giorno, sede dell’Università della terza età nel tardo pomeriggio e di incontri pubblici, conferenze e convegni la sera».
Il progetto è firmato dall’ing. Simone Malacarne dello studio «Fontana & Lotti Lorenzi» di Riva, i lavori dureranno circa sei mesi.