Rifiuti: prima appello, poi linea dura Nelle "isole" telecamere e controlli
Messaggini e fotografie da ogni angolo della città sono all'ordine del giorno. Da S. Alessandro al centro storico, dal Peep alle zone più densamente turistiche come il Restel de Fer. Ormai l'assessore all'ambiente Massimo Accorsi ne ha una collezione che potrebbe rinnovare completamente di giorno in giorno perché di giorno in giorno arrivano proteste e denunce di cittadini.
Non gli stessi forse ma sempre cittadini sono quelli che però continuano imperterriti a conferire i rifiuti nelle isole ecologiche e nei bidoni così come capita (e come testimoniano le foto che vi proponiamo a corredo dell'articolo). Al punto che ieri il Comune e lo stesso assessore Accorsi hanno deciso di lanciare un appello sottolineando: «L'amministrazione comunale esorta tutti all'osservanza delle regole della raccolta dei rifiuti urbani, presupposto necessario per un aspetto curato della città, per la migliore tutela igienico-sanitaria e per un impatto più sostenibile sull'ambiente».
Sacchetti e bottiglie di plastica nei contenitori della carta, rifiuti abbandonati nelle isole ecologiche così come capita, differenziata praticamente inesistente. E nelle isole ecologiche attuali ci sono «rifiuti di origine non domestica, cioè di negozi, alberghi e locali della ristorazione - fa sapere il Comune - per i quali questo conferimento è vietato, per tali tipologie di utenze è attivo il servizio porta a porta». Riva non è certo paragonabile ad altre zone d'Italia ma invece di migliorare la situazione sembra peggiorare. Tanto da far dire ad un addetto ai lavori che «la situazione è veramente triste».
In una nota Palazzo Pretorio fa presente tra l'altro che «spesso i cassonetti della differenziata contengono rifiuti non compatibili e se la quantità di rifiuto non compatibile supera il 20%, il contenuto del cassonetto viene dirottato all'indifferenziata e non riciclato, con un danno rilevante per l'ambiente e un danno economico per la collettività».
«O tutti noi cerchiamo di sforzarci per fare qualcosa di meglio o non ne usciamo e facciamo solo del male a noi stessi» commenta con un pizzico di amarezza Accorsi. Per adesso Palazzo Pretorio si limita ad un appello al senso civico. Poi però si passerà alla «linea dura»: «Entro fine maggio le cinque nuove isole ecologiche saranno operative e a quel punto è nostra intenzione attivare un servizio di telecamere e di controlli puntuali da parte del personale della Polizia Locale». Dopo gli appelli, le maniere forti.