Bivacco e rifiuti sul monte Stivo
C'è proprio chi non ha rispetto per nulla, nemmeno per la montagna. La scena che si sono ritrovati davanti i gestori del Rifugio «Prospero Marchetti» sul Monte Stivo, pochi giorni fa, è stata a dir poco sgradevole: mozziconi di sigarette, bottiglie di birra vuote, resti di un falò, con buona pace delle norme anti-Covid ma soprattutto della buona educazione. Degli avventori piuttosto maleducati e incivili, infatti, hanno lasciato rifiuti e quant'altro nei pressi del rifugio, senza ovviamente ripulire nulla.
Hanno portato la birra in cima ma non si sono riportati i "vuoti" a valle.I gestori hanno documentato il tutto e pubblicato sui social network: «Arrivare su al rifugio, a casa nostra e anche di tutti gli avventori e degli escursionisti per bene e trovare bottiglie vuote, sigarette e immondizia varia - fazzoletti usati, resti di falò prodotti con la nostra legna che tagliamo e portiamo su noi con l'elicottero, a nostre spese - ci rende particolarmente fastidiosi e tendenti al vituperio e a ingiurie» hanno sottolineato i gestori del rifugio «Marchetti», esternando tutta la loro frustrazione.
«I fatti sono i seguenti: in montagna i propri rifiuti vanno portati a valle, è scritto ovunque ed è risaputo. La buttiamo sul ridere e ci dispiace far polemica ma già questo è un "periodaccio", cerchiamo almeno di rispettare il lavoro e la fatica degli altri. Vedrete che si vivrà tutti meglio e in armonia» sottolineano. «Grazie mille a tutti coloro, e sono la maggior parte, che sono educati, gentili e rispettosi. Il nostro è un bel lavoro anche perché il più delle volte abbiamo a che fare con queste persone».Il rifugio «Marchetti» è luogo amatissimo dagli appassionati di montagna arcensi.