"Il Caffè Rosmini importante centro di aggregazione, non fatelo chiudere"
Iniziativa di Rifondazione comunista che ricorda il ruolo del locale per i giovani con disabilità e che critica la scarsa sensibilità dell'Azienda sanitaria provinciale
ALTO GARDA. Rifondazione comunista Alto Garda esprime forte preoccupazione per quanto emerso rispetto al Caffè Rosmini, che da anni opera all'interno dell'Incompiuta «offrendo tra l'altro un'importante possibilità di realizzazione e di spazi di autonomia a numerose/i ragazze e ragazzi con disabilità, e che sarà costretto a chiudere, strozzato dal drastico calo di fatturato conseguente alle varie ondate pandemiche, ma anche evidentemente da una scarsa sensibilità da parte dell'Azienda sanitaria che al momento non pare particolarmente impegnata a cercare una soluzione che possa scongiurare l'interruzione di un percorso bello e arricchente per tutta la comunità».
Il bar si trova nei locali della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro e ha consentito a persone con disabilità di fare una preziosa esperienza di lavoro oltre che di socialità.
«Chiediamo quindi con forza a chi di dovere, all'Azienda sanitaria ma anche alla Comunità di Valle ai Comuni - scrive in una nota Luca Spagnolli - di attivarsi in tal senso con il massimo impegno e la massima urgenza per evitare di inaridire un tessuto sociale ed economico già molto provato. Magari accogliendo la proposta lanciata da Aiardi (Eliodoro) per un serio confronto fra realtà sociali e l'affido o il bando con clausole sociali dedicate».