Supermercato Aldi, revocato il permesso di costruire
La decisione si baserebbe sulla «non corrispondenza del numero di parcheggi dichiarati e quelli effettivamente esistenti»
ARCO. Il Comune di Arco ha revocato al supermercato Aldi di via Santa Caterina, il permesso di costruire il nuovo punto vendita, di fatto già aperto dal 27 maggio 2021, un permesso a costruire del primo dicembre 2020.
La questione ruota, come i comitati ambientalisti avevano messo in luce in primavera e come denunciato dal concorrente Poli, sulla mancanza dei parcheggi standard.
L'amministrazione comunale di Arco, "in autotutela" ha revocato alcuni giorni fa il permesso a costruire numero 82 del 2020 «per i lavori di ristrutturazione con ampliamento dell'edificio per ricavo di una nuova attività commerciale a piano terra sulla particella ediviciale 2227».
Quello che emergerebbe e che starebbe alla base del provvedimento sarebbe la «non corrispondenza del numero di parcheggi dichiarati e quelli effettivamente esistenti - ha riferito l'assessore all'edilizia pubblica e privata e alle attività economiche di Arco, Gabriele Andreasi - vuol dire che il permesso di costruire decade, si annulla, quello che è stato costruito di ritrova a essere abusivo e di fatto l'azienda o ripristina o chiede una sanatoria. Quest'ultima è la scelta che ha fatto il privato che ha provveduto a inoltrare all'amministrazione municipale una richiesta di sanatoria».
La giunta arcense si era decisa ancora in primavera di dare mandato ai propri uffici per la stesura di un provvedimento di annullamento, conseguenza del ricorso fatto dalla catena di supermercati «Poli».
La questione gira tutta intorno a delle presunte irregolarità burocratiche sul numero di parcheggi che i ricorrenti non ritengono sufficienti. In aprile era stato il presidente del Wwf del Trentino, Aaron Iemma, a scrivere al sindaco di Arco Alessandro Betta chiedendo la revoca o l'annullamento della concessione (la numero 82 del 1 dicembre 2020 a favore delle società Icasa srl,Imas Srl e Gt Engeneering Srl ) rilasciata per la realizzazione del supermercato «Aldi» al centro Cavallo.
Il rappresentante dell'associazione ambientalista parlava di «violazioni delle disposizioni di legge in particolare fa riferimento ai parcheggi pertinenziali prescritti per le medie strutture di vendita con destinazione mista, alimentare e non» si leggeva nella lettera inviata al sindaco Betta.
«Non voglio fare ulteriori dichiarazioni - diceva in primavera il sindaco arcense, Alessandro Betta - la giunta ha preso la decisione, ora è partito l'iter burocratico degli uffici. Come già detto abbiamo agito per tutelare l'interesse dell'ente pubblico».
Alla domanda se si prevedono ricorsi Betta rispondeva: «Abbiamo considerato molti aspetti prima di intraprendere questa strada, ora si aprono vari scenari ma non è prevedibile cosa accadrà, non è il caso di fare ipotesi».
La questione resta dunque spinosa e tutta in punta di diritto.
L'assessore Andreasi, ieri, ha confermato che il privato ha presentato una istanza di sanatoria.
Aldi è l'ultima arrivata in zona e con essa sono dieci le catene di supermercati presenti nell'Alto Garda, di queste sei hanno esercizi commerciali che si affacciano direttamente sulla strada tra Riva del Garda e Arco mentre le altre si trovano più verso il centro o verso la fascia costiera per Riva.
Sicuramente la popolazione turistica, sovrabbondante in estate e nelle stagioni miti, rende appetibile il Garda trentino alle grandi catene commerciali.