Riva, la fascialago ridisegnata da Nunes convince le categorie economiche
Il "polmone verde" immaginato dall'archistar portoghese trova gli applausi anche dei proprietari dell'area ex Cattoi. La giunta comunale ora intende portare la variante urbanistica 13 in consiglio per la prima adozione entro la fine di giugno
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RIVA DEL GARDA. Il commento più entusiastico arriva proprio da loro, i proprietari dell'area ex Cattoi e tra pochi giorni anche coloro che di fatto gestiranno l'Hotel Lido Palace, il fiore all'occhiello dell'offerta ricettiva altogardesana.
«È una proposta stupenda» commenta a caldo l'imprenditore arcense Paolo Signoretti.
«Un primo passo per andare nella direzione giusta» aggiunge il commercialista altoatesino Heinz Peter Hager che al contempo allarga l'orizzonte abbracciando anche ciò che nel piano di Nunes non c'è ma potrebbe esserci nella variante urbanistica che la giunta Santi produrrà nei prossimi mesi: «L'ampliamento dell'Hotel Lido Palace - osserva Hager - credo sia nell'interesse di tutti, a cominciare dalla città e dall'amministrazione comunale». Più chiaro di così.
Il giorno dopo la presentazione pubblica del masterplan sulla fascialago redatto dall'architetto portoghese Joao Nunes, i commenti oscillano tra approvazione e prudenza. Approvazione perché piace la fascialago pensata dall'archistar portoghese; prudenza perché tutti si rendono conto che dovranno passare anni prima che questo "sogno" diventi realtà.
«La proposta di Nunes è molto valida - fa sapere Claudio Miorelli, presidente di Confcommercio Alto Garda e Ledro - L'idea di un grande polmone verde a ridosso del lago, di un boulevard lungo viale Rovereto, della valorizzazione dell'esperienza acqua sono tutte idee che approviamo. Mi è piaciuta molto anche la proposta che riguarda la zona del Brione, lo spostamento del depuratore e l'ipotesi di una piscina a sfioro che si affaccia verso il lago. Speriamo non rimanga solo un bel sogno».
«Bisogna sognare - commenta Enzo Bassetti, presidente dell'Unat Unione Albergatori - La proposta di Nunes va sedimentata, sicuramente è positivo che vi sia tanto verde. Ma dovrà essere parco e non un semplice prato e un parco, come mi pare faccia presente lo stesso architetto portoghese, deve poter essere vissuto e ha bisogno di investimenti e infrastrutture per essere vivo e attraente. Per adesso comunque parliamo di un piano programmatico, bisognerà capire in fase di stesura della variante le volumetrie e le destinazioni. La vera rivoluzione - prosegue Bassetti - è su viale Rovereto. Bisognerà che gli operatori economici che si affacciano su quest'asse strategica comprendano che alla fine i benefici di questa rivoluzione saranno sicuramente maggiori dei sacrifici ai quali verranno chiamati per un periodo».
Sull'area ex Cattoi la proposta Nunes prevede il mantenimento dell'ex falegnameria recuperandola per servizi finalizzati alla fruizione del parco, e la realizzazione di un nuovo volume con un'altezza massima di nove metri parallelo a via Lietzmann.
«Ci aspettavamo che la proposta contemplasse una parte di edificato - commenta ancora Paolo Signoretti - Ora, in una logica di dialogo e confronto, parleremo con l'amministrazione comunale. Comunque, ex Cattoi a parte, si tratta di un ottimo progetto d'insieme».
L'obiettivo della giunta Santi, come annuncia l'assessore Mauro Malfer, è di portare la variante 13 in consiglio per la prima adozione «entro la fine di giugno, prima metà di luglio». «Nunes ha prodotto un lavoro e una proposta di grande qualità - commenta Malfer - Ora inizia la fase della pianificazione vera e propria, tenendo presente tra l'altro che entro il 15 maggio dovremo approvare la variante 15 in via definitiva. Il campo da calcio? Rendiamo maggiormente fruibile una zona ora "chiusa". E di sicuro per la sua ricollocazione non andremo a erodere terreno agricolo».