Dieci rifugiate ucraine trovano lavoro negli hotel del Garda (e non solo)
Con la medizione della società Randstad, hanno frequentato un corso di italiano e di inquadramento alle mansioni: avranno anche trasporto gratuito, ed un contratto fino ad ottobre
RIVA DEL GARDA. Dieci rifugiate ucraine, accolte dall'associazione Rasom, hanno trovato lavoro per la stagione turistica negli alberghi dell'Alto Garda. La notizia è stata data dall'agenzia locale della multinazionale olandese Randstad (attiva dal 1960 nella ricerca, formazione di personale e proposta di lavoro) e da Komplett, società che fornisce servizi per le strutture ricettive del territorio.
«Dal confronto tra realtà diverse - scrive l'ufficio stampa di Randstad Italia - nascono le migliori idee, dall'incontro tra imprese e terzo settore emergono opportunità di inclusione sociale e lavorativa.
È una bella storia di intraprendenza, volontà di superare gli steccati e capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro quella che ha come protagonista la filiale locale di Randstad e Komplett, società che fornisce servizi per le strutture ricettive del territorio, alla ricerca di cameriere ai piani per gli alberghi dell'Alto Garda, da inserire con contratto stagionale.
Da qui - spiega l'azienda olandese - l'idea di presentare l'opportunità anche ai rifugiati ucraini arrivati sul territorio, in gran parte donne (in alcuni casi mamme), prendendo contatti con l'associazione attiva sul territorio che, grazie anche al supporto di una mediatrice culturale, ha permesso di organizzare un incontro con la comunità, in cui presentare l'offerta e raccogliere manifestazioni di interesse. Dalle successive candidature, sono stati selezionati 10 profili da avviare a un corso di formazione preassuntivo».
Alle rifugiate ucraine, grazie al progetto Randstad without borders "è stato fornito gratuitamente un bilancio di competenze e un corso di italiano specifico per il ruolo, che permetterà alle lavoratrici di iniziare in breve tempo l'attività in sicurezza. In poco più di un mese, le 10 donne sono passate dalla struttura di accoglienza al corso di formazione per entrare in servizio in diverse strutture dell'Alto Garda, con contratto stagionale fino a ottobre. Komplett mette a disposizione anche un servizio di trasporto per chi avesse necessità".
Si tratta di «un aiuto concreto per i rifugiati ucraini può venire solo dall'inclusione socio-lavorativa - dice nella nota stampa Carlo Benuzzi, manager di Randstad Italia - abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra esperienza e la nostra rete di contatti per coinvolgere le persone arrivate sul territorio in proposte di lavoro idonee, facendo incontrare domanda e offerta di lavoro ».
"Da sempre l'attenzione di Koplett verso i propri lavoratori è altissima. Sono fermamente convinto - spiega nella nota stampa Daniele Santorum, direttore di Komplett - che il vero patrimonio aziendale siano le risorse che ci lavorano, a maggior ragione in un'azienda come la nostra".
"Ne sono esempi il centro estivo con apertura 7 giorni su 7 per i figli dei nostri dipendenti, la carta servizi che permette di usufruire di particolari sconti per molte attività del territorio, il vitto e l'alloggio gratuito e la continua formazione sul campo che ci consente di offrire un servizio di qualità, senza reali competitors sull'Alto Garda".
"In un momento storico così particolare, grazie anche a una struttura solida e organizzata, abbiamo voluto offrire un sostegno alle famiglie provenienti dall'Ucraina. Dopo un'adeguata formazione linguistica, grazie al progetto Randstad without borders, che ci permette di insegnare un metodo e un lavoro in sicurezza, siamo molto felici di aver inserito nel nostro organico una decina di collaboratrici".