Che affari! Cartiere del Garda guadagna 10 milioni di euro con il caro energia
Fatturato boom sia l’anno scorso che nei primi sei mesi di quest’anno in cui le vendite del gruppo Lecta superano quota un miliardo
GARDA. Nel primo semestre di quest'anno il gruppo Lecta, di cui Cartiere del Garda è l'azienda di punta, registra un fatturato boom superiore a 1 miliardo di euro, il 73% in più dello stesso periodo del 2021. Il ramo su cui la cartiera rivana è specializzata, le carte patinate senza legno, costituisce oltre il 40% di tutti i ricavi Lecta: 424 milioni nei primi sei mesi 2022, con un balzo del 78% su base annua.
Il gruppo riesce a chiudere il semestre con un utile di 61,5 milioni rispetto al rosso registrato l'anno scorso. Ma, a guardar bene, l'utile arriva solo in parte dalla forte domanda di carta. Perché le Cartiere aumentano vendite e prezzi, ma fanno fatica a star dietro ai rincari delle materie prime e soprattutto della bolletta energetica.
I margini sono risicati. Il vero asso nella manica dell'azienda è che l'energia la produce e la vende in proprio. I ricavi energetici del gruppo passano in un anno da 70 a 113 milioni, +43%. La parte del leone la fa Alto Garda Power, l'azienda dell'impianto di cogenerazione di Riva controllata dalle Cartiere, che da sola fattura 70 milioni e ha chiuso il 2021 con un super utile di oltre 10 milioni.
Dopo l'allarme sul caro-bollette lanciato dall'amministratore delegato del gruppo Progest-Cartiere Villa Lagarina Francesco Zago, i sindacati sono preoccupati per questo settore energivoro. A Villa è scattata la cassa integrazione in un reparto. A Riva invece, dove i dipendenti di Cartiere del Garda sono più di 460, non ci sono state fermate straordinarie.
«Il lavoro c'è ed è tanto - dice Lorenzo Pomini della Fistel Cisl - All'aumento dei costi si fa fronte con l'aumento dei prezzi. La vera incertezza delle prossime settimane è se si trovano i fornitori. Servirebbe un tavolo nazionale per prendere provvedimenti urgenti».I dati però dicono che Cartiere del Garda se la cava proprio grazie ai rincari dell'energia, dato che la produce in proprio. Alto Garda Power è stata costituita quindici anni fa da Cartiere, che la controlla all'80%, e Alto Garda Servizi, la multiutility del Comune di Riva del Garda che partecipa al 20%.
L'azienda gestisce l'impianto di cogenerazione della Cartiera collegato alla rete di teleriscaldamento di Riva. L'anno scorso un rilevante investimento di 7 milioni ha consentito di sostituire la turbina a vapore, con un guadagno di efficienza energetica.Nel 2021 Alto Garda Power ha ottenuto 70,5 milioni di ricavi, il doppio dell'anno precedente, di cui 37,8 milioni fatturati alla stessa Cartiere del Garda.
La produzione di energia elettrica è stata di 337mila megawattora, in linea col periodo pre-Covid. Quelli che sono cambiati sono i prezzi, triplicati già l'anno scorso. Da qui l'utile record di 10,5 milioni, rispetto ai 6,6 milioni del 2020. Cartiere del Garda, che pure ha chiuso il 2021 con un netto recupero di fatturato del 40% a 244 milioni, registra una perdita d'esercizio di quasi 6 milioni.
Se però si fanno i conti consolidati con la società energetica, le Cartiere tornano in utile.Così come nel primo semestre di quest'anno, in cui Alto Garda Power è la protagonista del balzo dei ricavi energetici del gruppo Lecta sopra i 100 milioni, con un prezzo medio di 210 euro al megawattora venduto rispetto ai 77 euro di un anno prima, e quindi del ritrovato utile di 61 milioni.