Ciclabile da Malcesine a Torbole, al via i lavori sul lato veneto fino al confine
La pista sarà pronta nel 2025 e prevede anche un tunnel per ridurre l'impatto paesaggistico in un'area molto delicata. Saranno impiegati 7,5 milioni dei fondi per i Comuni di confine, lavori eseguiti dalla società pubblica Veneto Strade
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MALCESINE. Avviati ufficialmente venerdì mattina i lavori della Ciclovia del Garda da Navene, comune di Malcesine, verso il confine di regione e con il comune di Nago Torbole.
Due anni e mezzo di lavori per un costo di 7,5 milioni di euro circa, eseguiti da Veneto strade, un importo interamente coperto dai fondi ex Odi dei comuni confinanti, finanziato dunque dalla Provincia di Trento.
Ma soprattutto una filosofia di intervento completamente diversa da quella adottata a Limone sul Garda: nessun tracciato impattante e discutibile sul fronte del rischio frane con ciclabile a sbalzo sulla nuda roccia, ma un nuovo tunnel ciclabile a fianco della galleria stradale (nella foto, il rendering).
Il nuovo tunnel sarà lungo 220 metri, alto 4,20 e largo 3,50; separato il tracciato ciclabile da quello pedonale. Ci saranno due belvedere di 80 metri quadri, prima e dopo il tunnel, interamente in metallo.
«Il lago di Garda ha un valore ambientale unico: consapevoli di ciò - queste le parole di Elisa De Berti, vicepresidente e assessora alle Infrastrutture e trasporti della Regione Veneto riportate nella nota stampa di Veneto strade - la Ciclovia del Garda che vedrà la luce sarà realizzata tenendo conto della delicatezza del bacino lacustre e del territorio circostante. Con le soprintendenze il lavoro è costante e continuo affinché il progetto sia portato a compimento nel pieno rispetto del territorio. La Ciclovia è pensata infatti proprio guardando a una mobilità slow, in cui le due ruote siano un mezzo per muoversi e conoscere, unendo turismo, sicurezza della circolazione, cultura e possibilità di godere delle bellezze dei luoghi».
Si tratta del primo stralcio funzionale della Ciclovia del Garda, in comune di Malcesine (Verona), lungo la Gardesana orientale, da località Baitone alla galleria Navene/Cantone. Il secondo arriverà al confine.
L'intervento inizia a sud dall'innesto con l'esistente pista sulla spiaggia in località Baitone e l'albergo Villa Monica attraverso la realizzazione della pista sul margine ovest della carreggiata con allargamento del marciapiede esistente e la realizzazione di un nuovo tratto di marciapiede a cavallo del ponte sul Torrente valle Bova.
Prosegue verso la Valle Mastella con la realizzazione della pista esterna alla carreggiata della Gardesana con due diverse soluzioni. Nel tratto a cavallo della Val Mastella/Valle Cantone viene realizzato un tratto di pista con impalcato con sezione ad arco.
Nel tratto tra ponte ad arco Val Mastella e imbocco sud della galleria stradale Navene/Cantone sarà realizzata un tratto di pista su struttura a sbalzo esterna alla carreggiata stradale.
Nel tratto parallelo alla galleria stradale naturale Navene/Cantone sul lato lago è prevista invece la realizzazione del nuovo tunnel lungo 220 metri. All'imbocco nord e sud della galleria stradale Navene/Cantone è prevista la realizzazione di un impalcato con funzione di belvedere.
Soddisfatto di questo nuovo tassello anche il sindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi: «Sono contento che inizino i lavori da sud, da Malcesine. Credo che le soluzioni che evitano le parti a sbalzo privilegiando una nuova galleria ciclabile siano da privilegiare rispetto a quanto fatto a Limone».
Felice anche Paolo Formaggioni, del consiglio di amministrazione di Veneto strade ed ex assessore del Comune di Brenzone: «È il coronamento di un sogno - ha commentato ieri Formaggioni - non è ancora concluso perché mancano ancora 1.700 metri per raggiungere il confine con Torbole.
La pista ciclabile che è partita nel 2010 con un accordo del 2013 coi fondi Odi di allora. Sarebbe stata la pista che doveva collegare Brenzone con Limone. Noi arriviamo adesso, dal confine di Castelletto al confine di Malcesine, a 20 km e rotti di ciclabile, manca l'ultimo tratto che deve essere ancora finanziato per finire il tracciato. Allora ero amministratore di Brenzone e ora sono in Veneto strade e il Comune di Malcesine ha dato incarico a noi. Soddisfazione, perché avere 20 chilometri di pista ciclopedonale nell'alto lago veronese è tanta roba».
Veneto Strade, interamente a capitale pubblico, è la società che cura le arterie regionali e le altre statali dismesse e alcune provinciali in Veneto (soci: 76,43% Regione, 7,14% Città metropolitana di Venezia, 7,14% Provincia di Padova, 7,14% Provincia di Treviso, 2,14% Provincia di Belluno).