Riva, le ruspe trasformeranno in autunno l’ex cimitero nel nuovo Parco della Libertà
A breve verranno sciolte le riserve in merito ad alcune anomalie nelle offerte. I lavori sono previsti a fine settembre oppure inizio ottobre, la conclusione obbligatoria (pena la perdita dei fondi del Pnrr) con consegna dell’opera e certificato di agibilità invece entro il 31 marzo 2026
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RIVA DEL GARDA. Giorni decisivi questi di fine marzo per il grande appalto del nuovo Parco della Libertà, parcheggio interrato e parco sovrastante finanziato con i soldi del Pnrr e strenuamente contestato da comitati di cittadini e Partito Democratico in testa.
La road map in parte imposta dai vincoli del Pnrr, in parte studiata a tavolino da Palazzo Pretorio, prevede al 99 per cento l'inizio dei lavori entro fine settembre-inizio ottobre di quest'anno e la conclusione obbligatoria (pena la perdita dei fondi) con tanto di consegna dell'opera e certificato di agibilità entro il 31 marzo 2026. L'iter al momento sta andando avanti a piccoli passi ma sta andando avanti e dalle parti di Palazzo Pretorio non hanno nessuna intenzione di perdere colpi, tutt'altro.
Nessun ripensamento, nessuna marcia indietro, anzi, l'ordine di scuderia è fare di tutto per rispettare i tempi obbligatori. Entro questa settimana, o al più l'inizio della prossima, si concluderanno le operazioni di verifica delle anomalie riscontrate nell'offerta presentata dall'azienda «EdilTione spa» che al momento risulta la migliore rispetto a quella dell'altra azienda che ha deciso di correre per questo appalto pubblico, la «Mak Costruzioni srl» (la stessa in stand-by sui lavori del polo scolastico al Rione Degasperi).
In un senso o nell'altro quindi a brevissimo la partita-appalto si chiude, a seguire bisognerà attendere i canonici 35 giorni per eventuali ricorsi e a ruota (primi di maggio quindi) si potrà procedere alla stipula del contratto e all'obbligo affidamenti lavori previsto dai vincoli del Pnrr che deve avvenire entro il 30 luglio prossimo. Dal momento dell'affidamento lavori l'impresa che avrà vinto la gara d'appalto avrà due mesi di tempo per predisporre il progetto esecutivo dell'opera che avrà un iter assolutamente accelerato considerato che, a differenza di altre opere in altri Comuni del Trentino, si è andati in gara col progetto definitivo che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie.
A questo punto basta fare due conti calendario alla mano e tenere presente che difficilmente la giunta Santi vorrà far partire un cantiere di questa portata durante la stagione estiva: ecco che allora si slitta quantomeno a fine settembre, forse la prima metà di ottobre anche se poco cambia. Con conclusione obbligatorio dell'opera entro il 31 marzo 2026, quando in teoria potrebbe esserci un'altra amministrazione comunale a inaugurare la nuova struttura.
Attualmente metà dell'area (4.700 metri quadri) viene utilizzata come zona di sosta libera con una capienza di 170 stalli. Ottantuno sono le piante arboree presenti, per la quasi totalità cipressi. Il progetto prevede di realizzare un parcheggio interrato con una capacità di 213 stalli oltre a 90 posti per motocicli, e in superficie un grande parco urbano, quello che viene definito «Ettaro Verde». L'accesso e l'uscita avverranno tramite una rampa che sarà nello stesso angolo in cui si trova l'accesso attuale al parcheggio. In corrispondenza dell'accesso-recesso su via Galas verrà realizzata una nuova rotatoria.
Una serie di interventi attorno al parco permetteranno di collegare tutti i percorsi interni ed esterni, gli accessi e la via ciclo pedonale dell'intero compendio. Sulla parte sud, affacciato su viale Chiesa, è previsto un manufatto che ospiterà anche un punto ristoro-bar mentre in quella nord, verso via Galas, sorgerà il cosiddetto «Padiglione dell'albero», costruito attorno ad una pianta, con sedute e pannelli informativi sulla storia del parco, di Riva e sulla memoria del vecchio cimitero.