Salone e Sarca si tingono di polvere bianca: il fenomeno durato alcuni minuti e immortalato da tutti
Appare probabile si tratti di materiale terroso o sabbioso sceso prima nel rio Salone e poi nel Sarca dal cantiere della galleria Adige-Garda. Nel tunnel è stata intercettata una sorgente che produce una venuta d’acqua costante e una conduttura che può portare a valle materiale di scavo
IL CASO Le acque del fiume Sarca si tingono di bianco: analisi in corso
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ALTO GARDA. È durato probabilmente pochi minuti, ma lo sversamento avvenuto ieri mattina, sabato 25 marzo, nel Sarca è stato documentato in tempo reale con decine di immagini finite prontamente sui social. In tanti si sono allarmati per quello che hanno visto scendere nel fiume nel tratto tra Linfano e Torbole, esattamente dal punto in cui il rio Salone confluisce nel Sarca.
Nei giorni scorsi si è molto parlato del torrente che attraversa la zona della Maza finito addirittura sulle pagine di Le Monde perché le sue acque avrebbero avuto nel 2018 concentrazioni di Pfas preoccupanti. Un dato poi smentito dal vicepresidente della giunta provinciale Mario Tonina sceso ad Arco per partecipare a un consiglio comunale straordinario convocato sull'argomento, nel quale è emerso un errore formale dell'Arpa Veneto che avrebbe confuso il dato arcense con quello di Chioggia.
Ciò nonostante l'attenzione della cittadinanza sui temi ambientali e sull'impatto della discarica della Maza sull'ambiente altogardesano resta alta e quello che si è visto ieri nel fiume ha preoccupato tanti. Compreso il sindaco di Arco, Alessandro Betta, che si è recato sul posto con gli uomini della Forestale e i tecnici dell'Appa (Agenzia provinciale per la proteziond ell'ambiente) i cui operatori hanno raccolto campioni d'acqua dal fiume ora sotto analisi. Ci vorrà qualche giorno per avere i risultati completi e la Forestale per il momento non si sbilancia sulla natura dell'inquinamento comparso ieri.
Appare però probabile che si tratti di materiale terroso o sabbioso sceso prima nel rio Salone e poi nel Sarca dal cantiere di scavo della galleria Adige-Garda: «Nel tunnel è stata intercettata una sorgente che produce una venuta d'acqua costante - conferma il sindaco Betta - e c'è una conduttura che può portare a valle materiale di scavo in condizioni particolari. Potrebbe essere successo proprio questo ieri». Sembra accertato che la sostanza chiara finita nel Sarca non comporti rischi per la salute pubblica, ma la Forestale farà comunque gli accertamenti necesari per definire il suo possibile impatto sull'ecosistema, fauna ittica in particolare.