RIVA DEL GARDA. La vita è il bene più prezioso che abbiamo. Togliersela non è mai la soluzione, men che meno annunciare di volerlo fare mobilitando mezzo mondo. Che è un po' quello che è accaduto ieri mattina sulle pendici e i sentieri della Rocchetta dove oltre una decina di volontari del Soccorso Alpino di Riva, l'elicottero del 118, Vigili del Fuoco e personale della Polizia di Stato si sono dovuti mobilitare per rintracciare e portare al sicuro una ragazza canadese di circa 30 anni che minacciava di farla finita.

La storia fortunatamente si è conclusa bene ma è tutta da raccontare. La giovane e il suo fidanzato erano all'attacco della ferrata dell'Amicizia che sale a cima Sat quando improvvisamente i due hanno litigato di brutto: lui ha girato i tacchi ed è tornato sui suoi passi, lei è rimasta lì e dopo qualche bel minuto ha iniziato a inviare al moroso messaggi che annunciavano la volontà di farla finita. Con testi e foto che sembravano inequivocabili. Il giovane, ovviamente, si è agitato e ha allertato i soccorsi.

La Polizia di Stato ha richiesto l'intervento della stazione di Riva del Soccorso Alpino. L'elicottero ha effettuato alcune rotazioni portando sulla vetta di cima Sat alcuni uomini del Soccorso mentre una squadra di sei uomini (tra i quali alcuni volontari della Val di Ledro) è risalita da Biacesa verso l'attacco dell'altra ferrata, quella di Cima Capi, e ha perlustrato i sentieri circostanti. Tra l'altro l'intervento dell'elicottero e del personale del Soccorso Alpino si è dovuto svolgere senza attirare l'attenzione della giovane che avrebbe potuto passare dalle minacce ai fatti. Poi, per fortuna, il lieto fine: la ragazza se n'è tornata con le sue gambe nell'appartamento preso in affitto col fidanzato e lì l'hanno trovata gli agenti di Polizia. Resta la mobilitazione generale e la possibilità, a rigor di regolamento, che la coppia ora debba pagare un conto salatissimo per l'uscita dell'elicottero. P.L.