Riva, la nuova battaglia della Lega: «Mettiamo il crocifisso in consiglio comunale»
L’ultima proposta in nome della difesa dei valori cristiani e del mondo occidentale: far apporre il santo crocefisso nei luoghi istituzionali e politici rivani. Grazioli: «La città è legata alla religione cattolica che, pur con pari diritto delle altre, è l’unica citata nella Costituzione»
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RIVA DEL GARDA. Difficile che nella piccola Riva del Garda si arrivi ai livelli di Torino. Lì, all'ombra della Mole, un esponente del Partito Radicale, Silvio Viale, ha messo in atto uno sciopero della fame per chiederne la rimozione dall'aula consiliare. Ma Riva è diversa, il Trentino è diverso. E poi "strizzare l'occhio" a certi ambienti (quelli maggioritari in termini numerici) in fondo fa un po' comodo a tutti.
Chissà che se la cosa sortirà polemiche in queste calde e afose giornate d'inizio estate. Quel che è certo è che la Lega di Riva, primo partito di governo e seconda forza politica in città, martedì 27 giugno ha lanciato la sua ultima battaglia in nome della difesa dei valori cristiani e del mondo occidentale: far apporre il santo crocefisso nei luoghi istituzionali e politici più rappresentativi del Comune di Riva. Ovvero sala del consiglio comunale in Rocca, sala giunta e sala dedicata alla conferenza dei capigruppo a Palazzo Pretorio.
La richiesta è del gruppo consiliare e porta la firma dell'assessore e capogruppo Luca Grazioli che martedì mattina l'ha consegnata ufficialmente, assieme ad un crocefisso in semplice legno chiaro, nelle mani del presidente del consiglio comunale Salvatore Mamone, anch'egli eletto nelle file della Lega.
«La storia del nostro Paese e di questa città - sottolinea l'assessore Grazioli - è legata storicamente, geograficamente e culturalmente alla religione cristiana in generale, e cattolica in particolare. La religione cattolica, seppur con pari diritto con le altre, è l'unica citata nella nostra Costituzione. Il crocifisso, oltre ad essere l'icona religiosa del cristianesimo, è indiscutibilmente il simbolo della nostra identità culturale, di fratellanza, di pace e di giustizia che contraddistingue un'intera comunità civile, riassumendo in sé l'essenza del pensiero occidentale».
«Ecco perché a nome della Lega di Riva del Garda come capogruppo consiliare - prosegue l'assessore - ho invitato il presidente del consiglio Mamone a farsi promotore di questa iniziativa per far apporre nella sala del consiglio comunale di Riva del Garda, luogo della più alta rappresentanza istituzionale della città, nella sala giunta e sala capigruppo, un crocifisso quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza, tolleranza e rispetto per la persona, segno fondamentale dei valori religiosi nella storia, nella tradizione e nella cultura del nostro Paese».
Il costo per l'acquisto dei tre crocefissi è stato sostenuto dallo stesso partito dell'assessore e della sindaca Santi «e quindi - sottolinea ancora Grazioli - si tratta di un'operazione a costo zero per l'amministrazione comunale». Un'operazione già condivisa dal presidente del consiglio e che, per quanto riguarda l'aula consiliare in Rocca (l'unica di fatto aperta alla partecipazione del pubblico) potrebbe concretizzarsi già la prossima settimana in occasione della seduta del consiglio appena convocata.