Luca Sartori morto in Inghilterra: infarto fulminante a 54 anni
Co-fondatore di «Vesa Design», il rivano già negli anni Ottanta e Novanta si era fatto apprezzare fuori zona, trasferendosi a Milano e collaborando con la Rai e con Mediaset in più occasioni. Aveva ballato in televisione con Lorella Cuccarini, Paola Barale e altre soubrette di quegli anni. Un grande talento il suo, unito a un'innata creatività
RIVA. La notizia è arriva improvvisa da Londra. Luca Sartori, 54 anni, ballerino, designer e stilista rivano residente nella capitale inglese da ormai 23 anni, è morto per un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. Inutili i pur tempestivi soccorsi nella sua abitazione londinese, il suo cuore non è più tornato a battere. Luca Sartori era figura ancora oggi nota e stimata nell'Alto Garda. Prima di iniziare la sua seconda vita in Inghilterra si era fatto apprezzare qui per il suo talento, un ballerino professionista al quale l'attività delle scuole di danza locali non poteva che stare stretta.
Già negli anni Ottanta e Novanta si era fatto apprezzare fuori zona, trasferendosi a Milano e collaborando con la Rai e con Mediaset in più occasioni. Aveva ballato in televisione con Lorella Cuccarini, Paola Barale e altre soubrette di quegli anni. Un grande talento il suo, unito a un'innata creatività.
Per questo aveva iniziato a disegnarsi i costumi di scena da solo ed è così che assieme al compagno Vesa Hietala ha poi fondato, proprio a Londra, la «Vesa Design», oggi laboratorio conosciuto in mezzo mondo per la produzione di costumi di scena, abiti da ballo e per eventi e show spettacolari.
Un'attività imprenditoriale cresciuta molto bene, con una clientela internazionale come dimostrano gli attestati di stima e le condoglianze giunte da mezzo mondo sui social: ballerine, coreografi, artisti, designer, artisti, atleti si sono uniti al lutto del compagno (erano insieme da 27 anni) e della famiglia, con la mamma Rosanna e la sorella che erano a Londra per espletare le tristi incombenze burocratiche per il funerale.
«È stato un infarto fulminante - racconta la madre - l'avevo sentito al telefono appena due ore prima. Aveva avuto fastidi per un virus intestinale, domenica gli avevo consigliato di rivolgersi a un medico, mi aveva detto che si sentiva quasi svenire. Infatti purtroppo ha perso i sensi e non si è più ripreso. So che i paramedici del primo soccorso sono arrivati a casa sua in pochi minuti, hanno cercato di rianimarlo per un'ora, ma non c'è stato nulla da fare».
Le autorità britanniche hanno disposto l'autopsia sul corpo del designer rivano. Poi si potranno svolgere i funerali, che si terranno a Londra, la sua città d'adozione. Le ceneri saranno infine traslate in Italia, per essere deposte al cimitero del Grez accanto a quelle del padre Giacomo, altra figura nota in città, presidente, fino alla morte sei anni fa, del circolo «Il Quartiere» al Rione 2 Giugno e animatore di tante iniziative sociali e culturali.
«Qui a Londra - prosegue la mamma - Luca si era fatto conoscere ed apprezzare. Un professionista nel suo ambito, molto stimato nel settore. Ma anche a Riva e in Italia in tanti ancora lo ricordano come maestro di danza e ballerino, anche in Tv».La notizia ha fatto ben presto il giro dei social che si occupano di danza e spettacoli. «Luca è stato uomo di straordinario talento co-fondatore di Vesa Design e figura carismatica, Luca ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo - scriveva sabato 2 settembre – il sito InfoDanza - Vesa Design, simbolo di passione e creatività fondato nel 2004 da Vesa Hietala e Luca Sartori, è poi diventato un punto di riferimento nel mondo della moda e della danza. Sartori non è stato solo un ballerino di talento ma anche un rinomato stilista, il suo tocco artistico ha elevato Vesa Design, rendendo ogni creazione inconfondibile. Un'icona di uomo gentile questo è quello che davvero lo contraddistingueva, dotato di una grande umanità, era una persona che emanava la gentilezza, creando un ambiente accogliente e inclusivo in studio e fuori. Un addio difficile da accettare».