Rubano gli occhiali da 250 euro ad un 14enne dopo averlo minacciato: fermato un 28enne
Il fatto è successo nel Bresciano. Le forze dell’ordine – all’operazione hanno preso parte anche i carabinieri di Dro e di Toscolano Maderno – stanno cercando il complice della persona fermata
RIVA DEL GARDA. I carabinieri del Nor della Compagnia di Riva del Garda e delle Stazioni di Dro e Toscolano Maderno, al termine di una veloce attività di indagine, hanno sottoposto ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, un ventottenne tunisino senza fissa dimora, già gravato da precedenti di polizia per delitti contro il patrimonio, perché ritenuto responsabile del reato di concorso in rapina aggravata nei confronti di un ragazzo appena 14 enne residente in un comune bresciano nella mattinata del 29 luglio.
Il fermato ed un complice su cui stanno indagando i carabinieri hanno rubato degli occhiali da 250 euro al minorenne e poi sono saliti sul suo stesso autobus. Arrivato alla fermata più vicina alla propria abitazione, il 14enne è riuscito a scendere e chiamare la madre mentre i due malviventi hanno proseguito il viaggio in direzione di Riva del Garda. A quel punto, il rapidissimo intervento dei militari della locale Stazione Carabinieri consentiva di attivare subito le ricerche dei due malviventi, con il coinvolgimento della Centrale Operativa dei Carabinieri di Riva del Garda che inviava due pattuglie in turno (quella della Stazione di Dro e quella del NOR - Aliquota Radiomobile della Compagnia di Riva del Garda) presso la stazione degli autobus di viale Trento.
Dopo essere stato riconosciuto dalla vittima, sussistendo nei confronti del fermato gravi indizi di colpevolezza in merito al reato di rapina aggravata ed essendo presente il concreto pericolo di fuga visto che egli non aveva né fissa dimora, né svolgeva alcuna professione lavorativa, lo straniero veniva sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto e condotto presso il carcere di Trento a disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Rovereto.
Successivamente, nella giornata del 2 agosto 2024, il provvedimento di fermo veniva convalidato dal GIP del Tribunale di Rovereto che disponeva nei confronti dell’indagato la misura della custodia cautelare in carcere.
E’ doveroso evidenziare che il fascicolo è stato già trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, competente per territorio e che, in quella sede, sarà instaurato un processo finalizzato a stabilire l’eventuale responsabilità dell’indagato, non potendo questo essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza penale passata in giudicato. Sono tutt’ora in corso le indagini finalizzate all’identificazione e all’individuazione del complice e al recupero della refurtiva.