Nuovo polo congressi e teatro di Riva, in arrivo dalla Provincia altri 13 milioni di euro per completare l’opera
Si procede dopo i ritardi, nuova torre scenica «ribassata» e le ditte al lavoro: «revisione dei costo necessaria», poi la gestione andrà al Centro Santa Chiara
RIVA DEL GARDA. Sarà l'aria da elezioni (meno di sei mesi al voto se verrà confermata la data del 4 maggio), sarà che altrimenti sarebbe stato molto difficile, se non impossibile, venirne fuori. Sta di fatto che tra le pieghe della manovra di bilancio 2025 della giunta Fugatti ecco spuntar fuori altri 13 milioni di euro per tentare di chiudere la partita che ruota attorno al grande cantiere del Palazzo dei Congressi e del futuro teatro.
Sì, proprio teatro, non più auditorium o «teatro oleografico» stile Firenze come caldeggiato a più riprese dall'amministrazione comunale negli anni scorsi. Il teatro con torre scenica di 23 metri di altezza si farà (e la "scatola" esterna sta venendo avanti molto velocemente proprio in queste settimane come testimonia la foto), rimane da chiudere la questione arredi, che finanziariamente non è di poco conto, e la gestione verrà affidata al Centro culturale Santa Chiara di Trento che già gestisce tre strutture a Trento e l'auditorium Fausto Melotti a Rovereto e inserirà la nuova realtà rivana nel circuito provinciale.
Ad oggi il grande cantiere tra viale Carducci e il lungolago è al 30% dello stato avanzamento lavori, tenendo presente tra l'altro che una fetta consistente della torta se la mangia il già realizzato parcheggio interrato all'ex tennis. Le sorprese sembrano essere finite, i problemi con la falda risolti, e adesso la presenza di tecnici, operai e macchinari di varia natura è praticamente costante e consistente. Se non vi saranno altri intoppi, entro la primavera 2025 l'"involucro" teatro con la torre scenica da 23 metri (ribassata di due rispetto all'ipotesi originaria) sarà concluso e visibile a tutti.
Per il resto ci vorrà un po' più di tempo. «È vero che nella nuova manovra di bilancio ci sono risorse aggiuntive per Palazzo dei Congressi e teatro - ammette Mauro Groff, commissario straordinario nominato dalla giunta Fugatti - La permuta si perfezionerà nel momento in cui le opere verranno concluse ma noi andiamo avanti col progetto originario e quindi con teatro e torre scenica così come progettato e finanziario a suo tempo». L'ormai famosa permuta sarà comunque preceduta da un nuovo protocollo d'intesa Provincia-Comune (con l'ovvio coinvolgimento di Patrimonio del Trentino e Lido di Riva), annunciato da mesi ma mai divenuto realtà. Entro dicembre comunque la firma finale arriverà e lì si capirà come si è riusciti a far quadrare il cerchio. All'appello, e non da oggi, mancavano risorse importanti per completare tutte le opere della partita Palacongressi-teatro, complici anche gli imprevisti di cantiere e l'aumento dei prezzi. E non ultima c'è stata e c'è (ma pare in via di superamento) una divergenza di veduta rispetto ai valori immobiliari in campo, da bilanciare e controbilanciare bene perché nessuno ci rimetta la faccia. Un lavoro complesso che però adesso pare effettivamente in dirittura d'arrivo.
E ieri l’annuncio ufficiale della giunta di piazza Dante a Trento. Con questo comunicato stampa:
«13 milioni di euro in più destinati all'ampliamento del Polo congressuale di Riva del Garda: sono le ulteriori risorse individuate nella manovra di bilancio 2025-27, di cui è appena partito l'iter istituzionale con l'illustrazione alle categorie economiche e sindacali. Oggi il presidente Maurizio Fugatti, affiancato dall'assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio e demanio Simone Marchiori, è entrato nel dettaglio di questo intervento che consentirà, fra le altre cose, di dar corso alla realizzazione del teatro come previsto. Accanto al presidente vi erano il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, il dirigente dell'Umst Patrimonio e Trasporti Mauro Groff e l'amministratore unico di Patrimonio del Trentino Sergio Anzelini.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Santi, per il completamento di un progetto partito ormai numerosi anni fa e rallentato da un iter progettuale complesso e da difficoltà tecniche, oltre che da pandemia e aumento del costo dei materiali che hanno segnato i cantieri edili negli ultimi anni: "Grazie a queste nuove risorse, sarà possibile realizzare il progetto del teatro, all'interno del polo congressuale, uno spazio culturale di grande valore per tutta la comunità", ha commentato Santi.
L'assessore Marchiori, nel mettere in luce il lavoro degli ultimi mesi, ha evidenziato come le ulteriori risorse consentiranno di dare certezza alle opere previste e di affrontare i maggiori costi di questo cantiere: "Avremo una struttura di cui andare fieri, uno spazio congressuale e culturale che riflette il valore della zona", ha concluso l'assessore che ha posto l'accento sulla sinergia e la forte collaborazione instaurata fra l'amministrazione provinciale, quella comunale e Patrimonio del Trentino. Infine Anzelini ha parlato di una "revisione necessaria della somma stanziata inizialmente, indispensabile per portare a compimento l'opera".
Ad entrare nel dettaglio dell'intervento del nuovo Palacongressi di Riva del Garda, affidato alla Collini Lavori, la società a capo dell'associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l'opera, è stato quindi l'ingegner Groff, che ha spiegato come l'opera si dovrebbe completare a metà 2026 e che le difficoltà tecniche principali sono ormai superate, fra cui l'elevazione delle strutture situate nella parte interrata e immersa nella falda. Nel frattempo, una prima parte degli interventi previsti è stata completata e proprio dallo scorso mese di luglio è stato aperto al pubblico il nuovo parcheggio prospiciente il Lido Palace, sul sedime dell'ex area tennis, che mette a disposizione oltre 200 posti auto. Il parcheggio si completa con la viabilità di accesso all'area, comprensiva di una rotatoria interrata, richiesta dall'amministrazione comunale, che consente di evitare interferenze fra l'accesso all'hotel e quello al quartiere congressuale in riva al lago.
L'ampliamento della struttura congressuale vedrà la creazione di una nuova sala con circa 1200 posti a sedere e di un altro salone sottostante, riservato a cene, esposizioni e altro».