Agenzia dello Sport, Frisinghelli lascia
Il presidente dell'Agenzia dello Sport della Vallagarina Franco Frisinghelli lascia l'incarico. L'addio è stato annunciato in occasione dell'assemblea dello scorso dicembre. Durante la relazione di missione allegata al bilancio consolidato 2013 (poi votato all'unanimità) Frisinghelli ha dichiarato che «prendendo atto dei risultati fin qui conseguiti e della positiva chiusura di una fase storica dell'Agenzia, lascio ad altri l'onore e l'onere di impostare i prossimi obiettivi e traguardi»
Il presidente dell'Agenzia dello Sport della Vallagarina Franco Frisinghelli lascia l'incarico. L'addio è stato annunciato in occasione dell'assemblea dello scorso dicembre. Durante la relazione di missione allegata al bilancio consolidato 2013 (poi votato all'unanimità) Frisinghelli ha dichiarato che «prendendo atto dei risultati fin qui conseguiti e della positiva chiusura di una fase storica dell'Agenzia, lascio ad altri l'onore e l'onere di impostare i prossimi obiettivi e traguardi». Da parte del sindaco di Rovereto Andrea Miorandi - Frisinghelli presiede l'Agenzia dietro sua delega - non sono stati ancora presi provvedimenti.
A frenare l'iter di sostituzione dell'assessore allo Sport del Comune di Rovereto dal vertice dell'Agenzia pesa anche la presa di posizione dei restanti 17 membri dell'assemblea dell'Agenzia, gli ulteriori 16 assessori dei Comuni della Vallagarina più il rappresentante della Comunità di Valle, e vicepresindente, Paola Dorigatti. Un fronte compatto anti dimissioni del proprio presidente che ha prodotto una lettera, in via di recapito a Miorandi, in cui si sottolinea che «tutti i consiglieri e tutti i rappresentanti degli enti locali soci dell'Agenzia dello Sport della Vallagarina ritengono che l'attuale presidente abbia lavorato in modo egregio e costante per migliorare ed innovare l'attività di promozione e diffusione dello spirito sportivo nella nostra Vallagarina(...). Per questo siamo ora a manifestare la stima e la fiducia nell'operato del presidente chiedendo almeno, in prima battuta, di confermare la sua carica fino alla scadenza dell'attuale consiglio direttivo (settembre 2014, ndr ) e, comunque, di valutare in maniera approfondita l'opportunità di cambiare rappresentante del Comune di Rovereto, giacché a chiunque venga designato sarà richiesta abnegazione pari a quella dell'assessore Frisinghelli».
La mossa ora spetta a Miorandi. In attesa del prossimo passo del sindaco di Rovereto, resta lo strappo di Frisinghelli. Un passo effettuato sia perché si sono «portati a compimento gli obiettivi che ci eravamo posti fin dall'inizio» sia perché «gli ultimi avvenimenti non hanno fatto di certo bene alla nostra Associazione, mi riferisco in particolare alle dimissioni annunciate sui giornali dalla vicepresidente della Comunità di Valle (l'Adige del 18 luglio 2013, ndr ) e mai portate in discussione nel nostro direttivo. Questa manifestazione di insofferenza, soprattutto nei confronti della presidenza, ha dato l'opportunità di insinuazioni di basso profilo che come non ho accolto a suo tempo non voglio cogliere ora, ma che hanno fatto male all'Agenzia».
Galeotta fu Miss Italia. È infatti con il boicottaggio da parte del Pd della sfilata delle aspiranti miss sotto la cupola del Mart (evento collaterale inserito nella cornice della tappa cittadina, organizzata dall'Agenzia, della Craft Bike Transalp) e le conseguenti dimissioni dell'assessore Pd della Cdv Marta Beldessarini che gli attacchi alla gestione Frisinghelli dell'Agenzia arrivano al punto più alto, con dibattiti dedicati in Consiglio comunale e successivi tavoli di lavoro per eleborare proposte di riforma poi rimaste lettera morta. Alla fina la mozione delle minoranze che chiedeva il ritiro delle deleghe a Frisinghelli non passò; la maggioranza seppe ricompattarsi e respingere l'attacco all'esponente della giunta. Ma l'amarezza personale per gli attacchi subiti, «soprattutto a fronte di un impegno del tutto gratuito», no. Un malessere che ha contribuito alla scelta delle dimissioni dall'Agenzia. Quello che Frisinghelli non si aspettava era la difesa netta del suo operato da parte di tutti gli altri Comuni. Un elemento di cui non si potrà non tenere conto.