Rovereto, fototrappole per i vandali dei rifiuti
Troppi angoli della città ridotti a piccole discariche a cielo aperto. Il comune di Rovereto corre ai ripari, e per smascherare i vandali del rifiuto, ha deciso di installare alcune fototrappole, come quelle che vengono usate dalla forestale. Saranno piazzate nei quattro «punti caldi» della città: piazza XXV Aprile, il compendio Intercity di viale Trento, alcuni vicoli sul lato est di via Santa Maria e l’isola ecologica delle Fucine a Borgo Sacco
Fototrappole uguali a quelle usate dalla Forestale per monitorare la fauna selvatica. Apparecchi «invisibili» attivati da una fotocellula capace di percepire il movimento e dotati di una memoria in grado di accumulare migliaia di scatti ad alta risoluzione. Il Comune di Rovereto ne sta comprando quattro. Si tratta dell’ultimo passo nella lotta contro i rifiuti selvaggi, contro l’abitudine incivile di abbandonare per la città i propri scarti invece di portarli al Centro di raccolta materiali o conferirli secondo le regole attraverso i canali della raccolta porta a porta. Quattro gli apparecchi in via di consegna a Palazzo Pretorio. Saranno installati nei quattro «punti caldi» della città: piazza XXV Aprile, il compendio Intercity di viale Trento, alcuni vicoli sul lato est di via Santa Maria e l’isola ecologica delle Fucine a Borgo Sacco.
La partita, anche a livello politico, non è secondaria. Soprattutto ora, con l’introduzione di tariffazione per servizi che fino all’altroieri erano gratuiti: la raccolta a domicilio di ingombranti e sfalci e ramaglie. Novità che dai roveretani non sono state, come accade ad ogni aumento di costo, salutate con brindisi. Tanto più importante quindi per l’amministrazione correre ai ripari per cercare di fermare gli indisciplinati. Ne basta uno solo che scarica sulla pubblica una vecchia mobilia per rovinare, in termini di percezione del decoro, mesi di comportamenti virtuosi. Comportamenti virtuosi nei quali i roveretani hanno peraltro dimostrato di essere predisposti, visto che - è notizia della settimana scorsa - la raccolta differenziata è sempre più vicina al tasso record dell’80%. Un dato che fa il paio con il crollo delle chiamate pervenute quest’anno a Dolomiti Energia per il ritiro a domicilio di ingombranti. Nel corso del 2013 gli addetti alla raccolta hanno effettuato 2.445 interventi di «raccolta ingombranti» e «rimozione discarica abbandonata». Da notare però come nei primi tre mesi del 2013 le operazioni di raccolta siano state 413, mentre dal 31 gennaio ad oggi le chiamate ai centralini di De per la richiesta dello stesso servizio siano calate a 191. Meno della metà da un anno all’altro. «Effetto dell’apertura del Crm di Marco - spiegano da De -. Nonostante il persistere della gratuità della raccolta a domicilio, da gennaio a marzo di quest’anno la maggior parte degli utenti ha preferito recarsi autonomamente al Crm . È prevedibile quindi un ulteriore decremento importante delle chiamate a partire da oggi (ieri, ndr)».
La partita contro i vandali del rifiuto si gioca su altre cifre. Una cinquantina le segnalazioni all’anno a De. «Se il conferimento irregolare è su suolo privato - spiegano da De - ci serve una richiesta formale da parte dell’amministratore del condominio, cui sarà poi girata la fattura da 15 euro per il recupero imprevisto. Se il rifiuto è abbandonato su suolo pubblico, alla senaglazione segue un atto di accertamento e poi l’operazione di raccolta» il cui costo alla fine è scaricato sull’ammontare complessivo delle fatture dei roveretani, visto che per legge il costo di raccolta e smaltimento deve essere coperto al 100% dalle tariffe. Quest’anno la partita «igiene urbana» costerà al Comune, al netto dei ricavi, 4,5 milioni di euro. «Sembra una cifra imponente, e lo è - sottolineano gli uffici - ma è un dato eccellente».
Staremo a vedere come l’introduzione delle fototrappole influirà. Considerando che c’è già chi invoca un ritocco verso l’alto delle sanzioni amministrative per l’abbandono dei rifiuti, cinquanta euro. Visto che si utilizza uno strumento della Forestale, si potrebbe adottare le stesse multe previste per l’abbandono di rifiuti su terreno di competenza forestale: 600 euro più spese di notifica.