Spagnolli, vita esemplare. Il Rotary lo premierà

 C'è un po' di tutto in questo premio Rotary che sabato 12 aprile verrà assegnato a Carlo Spagnolli, il medico che da quasi quarant'anni vive e lavora in Africa: c'è la testardaggine di voler combattere la malattia e la povertà lavorando in prima linea, c'è l'affetto di Rovereto e dell'intero Trentino Alto Adige - Südtirol, c'è la possibilità di riabbracciare un caro amico, c'è la volontà di fare testimonianza di impegno

di Barbara Goio

C'è un po' di tutto in questo premio Rotary che sabato 12 aprile verrà assegnato a Carlo Spagnolli, il medico che da quasi quarant'anni vive e lavora in Africa: c'è la testardaggine di voler combattere la malattia e la povertà lavorando in prima linea, c'è l'affetto di Rovereto e dell'intero Trentino Alto Adige - Südtirol, c'è la possibilità di riabbracciare un caro amico, c'è la volontà di fare testimonianza di impegno. L'incontro si farà al Mart e tutta la cittadinanza è invitata per quello che sarà un evento soprattutto gioioso, fatto di riconoscimenti ma anche di racconti, e che si concluderà con un momento conviviale offerto a tutti.
 
Spagnolli è una persona di pace: ha scoperto l'Africa quando, appena laureato in medicina, ha fatto il servizio civile e da allora non se ne è più allontanato. Grazie a lui sono stati ammodernati ospedali, recuperati spazi di cura, creati nuovi centri terapeutici e lui stesso ha lavorato come chirurgo nelle condizioni più difficili, di povertà assoluta e guerra civile. E sempre coinvolgendo la gente del posto che si è occupata di ambulanze fuoristrada, presse per l'olio, pompe per l'acqua, ostelli per infermiere, mulini e centri per gli orfani di Aids. Uganda, Zimbabwe, Eritrea, Etiopia, Camerun, sono tanti i luoghi in cui la presenza di Spagnolli ha cambiato la vita delle persone, allo stesso modo in cui quella gente ha cambiato la sua. 
 
«Siamo estremamente orgogliosi - ha spiegato ieri il presidente del Rotary Club di Rovereto Jörg Schwalm - di premiare quest'uomo che è messaggero di pace nel mondo». Una scelta, ha rimarcato il coordinatore del comitato promotore Giovanni Modena, «che è stata condivisa dai dieci club Rotary di tutta la regione». E proprio a rimarcare la trasversalità, al «medico missionario» sarà consegnata una statua dell'artista gardenese Adolf Vallazza. Il premio in denaro, di 15.000 euro sarà invece devoluto dallo stesso Spagnolli al centro di Orussi, in Uganda, sulle montagne al confine con il Congo. «Il bello del premio Rotary - ha precisato Modena - è che non va alle persone ma agli enti che i premiati scelgono». 
Kammerlander, Sottsass, Iginio Rogger, Carlo Maria Giulini, Zoderer, Chiara Lubich: il ventaglio delle personalità a cui in questi anni è stato consegnato il premio Rotary, è estremamente vario. «La scelta di Rovereto - ha concluso Germano Berteotti - come città della premiazione ci riempie di orgoglio e di entusiasmo. Va ricordato che alla cerimonia saranno presenti anche alcuni alunni della Civica Scuola Zandonai che suoneranno l'inno europeo, quello italiano e del Rotary». 
C'è tanta attesa, ed affetto, per Carlo Spagnolli, che la città riabbraccia ora che è tornato a lavorare in prima linea, dopo che nel febbraio di due anni fa aveva seriamente rischiato di morire per un infarto. «Non voglio che accada ad altri», aveva detto quando si è impegnato perché anche in Zimbabwe ci sia un'unità di terapia intensiva che è stata realizzata dalla Provincia, con l'apporto delle cardiologie di Trento e Rovereto, ed in collaborazione con Life Lines Dolomites.
 

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