Rovereto, blitz per liberare l'appartamento «occupato»
Dopo due mesi di occupazione, ieri mattina è scattato il blitz. Polizia, vigili urbani e carabinieri si sono concentrati sulla statale del Brennero, subito dopo lo stabilimento Ariston, e hanno «liberato» l’appartamento della famiglia Vanzo di cui un gruppo di anarchici aveva preso possesso a febbraio. I legittimi proprietari, d’altro canto, si sono stufati e hanno quindi chiesto alla procura di provvedere alla restituzione dell’alloggio. E ieri è stato programmato lo sgombero anche se in casa (la palazzina al cui pianoterra c’è Kube Arredamenti) c’erano solo due ragazzi extracomunitari per altro con tanto di permesso di soggiorno in regola.
Alla fine tutto si è risolto in poco più di un’ora senza la necessità di far intervenire i corpi speciali. I due senzatetto di colore, tra l’altro, sono stati dirottati su altri alloggi pubblici destinati proprio ad accogliere i senza fissa dimora. Quell’appartamento in faccia alla statale e alla ferrovia, ovviamente, è stato sigillato e restituito ai legittimi proprietari ma rimane aperta la questione dell’emergenza abitativa, specie per chi non ha un lavoro e dunque la possibilità di permettersi un affitto. Per questo gli anarchici, due mesi fa, si erano intrufolati nell’abitazione occupandola e, dopo qualche giorno di «promozione» con striscioni e volantini, mettendola a disposizione di clochard ma anche di chi si è trovato da un giorno all’altro senza un tetto sulla testa.
E fino a ieri l’appartamento ha svolto dunque le funzioni di dormitorio autogestito. Fino a ieri, appunto, visto che, su ordine della procura, le forze dell’ordine sono intervenute per sgomberare gli spazi occupati abusivamente. Rispetto ad altri blitz del passato, stavolta non è servito né sfondare la porta né portare di via di peso gli occupanti. Dentro, infatti, come detto c’erano solo due persone che al momento di abbandonare la casa sono state avvicinate da quattro anarchici arrivati apposta per fornire assistenza.
Gli antagonisti, poi, si sono spostati in piazza Rosmini (una ventina di ragazzi in tutto) ed hanno improvvisato un corteo lungo tutto il Corso gridando slogan contro la carenza di abitazioni per chi non può permettersi di pagare e contro gli sgomberi della polizia. La breve manifestazione si è poi conclusa davanti alla stazione dei treni senza particolare disagi per pedoni e automobilisti.