Colpo da 200 mila euro, ladri in azione a Rovereto
Qualcuno lo chiama «oro rosso» e non parla certo del porfido ma del rame. Che, per capirci, se non vale come l'oro poco ci manca, ancorché con i dovuti distinguo. Lo scorso anno due furti maxi di bobine di rame in città (quattro tonnellate in tutto) hanno fruttato centinaia di migliaia di euro. E la notte scorsa una banda - sono tante quelle che agiscono su commissione in tutta Italia - ha messo a segno un altro colpo in zona industriale. Sempre per accapparrarsi grandi quantitativi di rame che, al mercato nero, vengono «magicamente» trasformati in denaro sonante. Stavolta, infatti, il bottino - da una prima stima - sembra cospicuo, 200 mila euro.
I ladri hanno agito nel cuore della notte, presumibilmente verso le 4, come sempre assolutamente indisturbati. Hanno aperto il cancello d'ingresso dell'ex Aticarta in viale del Lavoro - stabilimento acquisito dal gruppo veronese Europoligrafico che produce packaging per alimenti e tabacchi - e, una volta parcheggiato l'autoarticolato (probabilmente rubato ma non ancora rinvenuto) nel cortile interno, hanno forzato il portone di un magazzino dove erano custodite le grosse matasse. In tutto, ma l'inventario non è stato ancora completato, si tratterebbe di almeno tre tonnellate di fili di rame con rotoli lunghi centinaia di metri. Il prezzo, d'altro canto, si aggira sui 6 euro al chilo e molti cantieri, lungo la penisola e soprattutto all'estero, fanno incetta di questa refurtiva utile e costosa.
Quando i vertici dell'azienda scaligera si sono accorti dell'effrazione e del furto hanno subito allertato i carabinieri. Che ieri hanno eseguito un minuzioso sopralluogo raccogliendo impronte e indizi e acquisendo i filmati delle telecamere della videosorveglianza. Le indagini dell'Arma roveretana sono dunque in corso. Il furto di ieri all'alba, come detto, è il terzo nell'ultimo anno e mezzo messo a segno in città. Esattamente dodici mesi fa a fare le spese coi ladri di rame è stata la ditta Manica di Borgo Sacco mentre a fine settembre ad essere ripulita è stata la Gallox di via del Garda. In tutti i casi - i due del 2014 e quello di adesso - la gang sapeva come muoversi nelle tre fabbriche e come agire in sicurezza senza farsi scoprire. I malviventi, in altre parole, avevano sicuramente l'attrezzatura adatta visto che hanno caricato su un camion capiente almeno 30 quintali di rame.
Il mercato nero di questo particolare «oro rosso», si perdoni il bisticcio cromatico, come detto è redditizio. E l'assalto ai «forzieri» (i magazzini di grossi stabilimenti) è tutto sommato tranquillo visto che i locali da svuotare sono sempre in zona industriale e dunque, di notte, lontano dallo sguardo di cittadini curiosi. Ciò non toglie che ogni colpo è studiato nei minimi particolari da gente esperta che sa quando e come intervenire.