Cinque nomi e un obiettivo, rilanciare il Mart

di Matthias Pfaender

Il Mart ha un comitato scientifico. Il più importante museo trentino torna a disporre dell'organo principe della propria pianificazione culturale dopo oltre 15 mesi di vuoto. Una condizione paradossale dovuta, soprattutto ma non solo, al burrascoso addio dell'ex direttore Cristiana Collu. Ma «a solo un mese dall'insediamento del direttore Gianfranco Maraniello - commentano con enfasi da Corso Bettini - si compone il team scientifico per progettare il nuovo Mart». Si è voltato pagina.

Cinque professionisti (il massimo consentito dallo statuto, minimo tre) «dal grande respiro internazionale»: Francesco Casetti, Bice Curiger, João Fernandes, Severino Salvemini e Carlo Sisi. Basta il curriculum di ciascuno per capire che Maraniello nella scelta non ha usato il manuale Cencelli. Niente «nome del Comune» quindi, niente «uomo della Provincia». Caratura culturale e capacità di visione i soli parametri nella composizione.
«Li ho chiamati o incontrati personalmente tutti nel giro dell'ultimo mese - racconta Maraniello -. Sono stati tutti molto lusingati. E, cosa più importante, ho riscontrato in ciascuno di loro un senso di responsabilità e di apprensione in vista dell'impegno, che nessuno ha minimamente sottovalutato. In pratica, si chiedevano: "sarò all'altezza?"». Considerate le posizioni ricoperte dai cinque si tratta di un riconoscimento straordinario al ruolo ed al peso del Mart nel panorama internazionale.
Il neocomitato scientifico del Mart nominato dal cda (Ilaria Vescovi; Matteo Lunelli; Stefano Andreis e Maria Concetta Mattei) su proposta del direttore dovrà occuparsi, come riporta il regolamento del museo, della «consulenza tecnico-scientifica» e della «definizione degli indirizzi generali dell'attività scientifica del museo». Non solo: dovrà «esprimere pareri e valutazioni in merito al programma di attività nonché a singole iniziative scientifiche o operazioni di scambio culturale».

I componenti del comitato, spiegano dal Mart, sono stati scelti non solo per «il profilo di indiscusso livello, ma anche perché, insieme, diano vita a una visione organica, i cui ambiti corrispondano e amplifichino le aree progettuali e di servizio del Mart».
Francesco Casetti (Trento, 1947), ordinario in «Humanities and Film and Media» presso la Yale University, già prorettore della Cattolica di Milano. Si occupa di cinema, video, linguaggi media proponendone un'esplorazione sistemica e sociologica.
Beatrice "Bice" Curiger (Zurigo 1948) è storica e critica d'arte. Nel 2011 ha curato la Biennale di Venezia e dal 2013 è direttrice della Fondazione Vincent Van Gogh di Arles.
João Fernandes (Bragança, 1964), curatore di alcune tra le più rilevanti mostre e manifestazioni europee, ha lavorato in Portogallo, Spagna e Francia. È vice direttore e capo curatore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.
Severino Salvemini (Biella, 1950), professore ordinario di Organizzazione aziendale in Bocconi, fondatore del Cleacc (Corso di laurea in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione).
Carlo Sisi, già direttore della Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze, studioso della storia dell'arte italiana ed europea dell'Ottocento e del Novecento, presidente del Museo Marino Marini di Firenze.

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