«Al Follone il mercato permanente e grande parcheggio sotto terra»
«Commercio e turismo sono il binomio su cui puntare per uscire dalla crisi. Sono l'anima di Rovereto e fanno girare l'economia più dell'industria pesante». Parola, meglio sarebbe dire coro, di presidenti che contano in città: Paolo Marega della Cassa rurale di Rovereto, Paolo Preschern e Renato Villotti di Confesercenti, Giulio Prosser dell'Apt.
Che non solo filosofeggiano su due settori ritenuti, appunto, basilari per il Pil di casa nostra ma che addirittura rilanciano chiedendo investimenti pubblici tanto a livello provinciale che comunale. E lanciano la palla all'assessore al commercio Ivo Chiesa. Per fare cosa? «Per trasformare il Follone in un "market place", un grande mercato permanente con prodotti locali e che ospiti pure, in maniera definitiva, le bancarelle del martedì liberando il centro storico».
Proposta interessante ma, la storia lo insegna, che si è sempre scontrata con gli ambulanti, quelli che appunto animano la piccola fiera settimanale.
«Ovviamente questa soluzione deve necessariamente essere figlia del parcheggio interrato sotto piazzale Leoni. Prima non si può fare nulla».
E qui entra in ballo l'assessore Chiesa: «Ne discuteremo in giunta ma l'idea è buona e va sostenuta. Per quanto riguarda il posteggio sotto il Follone stiamo cercando di capire se possiamo trasferire lì i crediti edilizi legati all'ex Anmil. Anziché parcellizzare le aree in città sarebbe meglio concentrare quel pacchetto di spazio che dobbiamo a Patrimonio del Trentino sotto la grande piazza. Potrebbero realizzare loro il megagarage e tenersi gli incassi del ticket».
Insomma, qualcosa si muove sul fronte del rilancio cittadino. Anche perché - ricordano Preschern e Prosser - «un grande mercato permanente è una soluzione di respiro europeo che avvicinerebbe Rovereto ad altre importanti città turistiche». E turismo e commercio, come detto, devono andare a braccetto per essere vincenti. Quale vetrina migliore, dunque, che un «market place», magari coperto modello asiatico, a due passi dal cuore dell'urbe?
Trasferire lì anche il mercato settimanale e quelli del biologico piuttosto che di altri alimenti consentirebbe poi maggiore sicurezza in caso di emergenza e di avere i salottini buoni della città accessibili e liberi in caso di manifestazioni.
Il nocciolo della questione, il metaforico grimaldello in grado di sbloccare l'intervento, rimane però il sospirato posto macchina. E i soldi in cassa, almeno dalle parti di piazza del Podestà, al momento sono contati. Per questo sarebbe interessante avere davvero la possibilità di concedere i crediti edilizi dell'ex Anmil sotto il Follone in modo da poter ottenere un superparcheggio di fatto in centro storico (un multipiano capace di infilare sotto terra quasi tutte le macchine dei visitatori e dei turisti) a costo zero.
Tra il dire e il fare, però, come sempre c'è di mezzo il mare. Che, in primo luogo, riguarda proprio la verifica dei crediti e, chiaramente, l'accettazione dell'incarico da parte di Patrimonio. E poi, quando il progetto arriverà sul tavolo della giunta, ci sarà da mettere tutti d'accordo, soprattutto i Verdi che da anni insistono per tenere vuoto l'unico spazio ampio rimasto libero in città oppure, anzi meglio, trasformarlo in un grande parco pubblico.
Insomma, nei prossimi mesi ci sarà da discutere ma stavolta, almeno, la proposta del «market place» non è arrivata dalla politica ma dalle categorie economiche e di promozione del territorio.