In piazza contro il ritorno delle auto in via Tartarotti
L'anima ambientalista di Rovereto si è data appuntamento sabatomattina al gazebo del Pd in Largo Vittime delle Foibe a protestare contro la riapertura al traffico di via Tartarotti.
Poco più in là, verso via Dante, è spuntato anche il presidio dei 5 stelle a supporto della protesta, e a manifestare la propria insofferenza nei confronti degli automobilisti.
Questi ultimi, incuranti del divieto prefestivo, imboccavano con decisione la strada a lungo negata, prima di essere fermati da una vigilessa chiamata d'urgenza. Tra raccolta firme e momenti conviviali, il popolo del Pd ha rivendicato scelte fatte a suo tempo, e per cui la vecchia giunta era stata aspramente criticata.
Duro Roberto Pallanch : «Questo non è un progetto politico e se il collante è fare la guerra a Miorandi, la riapertura al traffico di via Tartarotti fa emergere le crepe della maggioranza». Un giudizio severo, ma in un certo senso suffragato da diverse prese di distanza. Se infatti Francesco Romano (consigliere dei Civici con Valduga) è venuto direttamente in largo Vittime delle foibe a manifestare la sua contrarietà alla ztl a ore, contro la riapertura al traffico si esprimono, con motivazioni diverse, anche gli assessori Beppino Graziola e Mauro Previdi , ed i consiglieri Gianpaolo Stiz e Alessandro Soini (Civici con Valduga).
Tutti ribadiscono la loro lealtà al sindaco, ma questa decisione proprio non la condividono. «Non siamo mica una maggioranza bulgara - precisa Previdi - ed è giusto esprimere opinioni personali. Ma come in passato avevo votato convinto per la chiusura della strada, ora sono coerente e non torno indietro, ed esprimo perplessità verso questo provvedimento. Va detto comunque che, alla fine, tolto anche il giorno di mercato, via Tartarotti resta aperta alle auto solo quattro giorni in settimana. E poi, se non ci saranno vantaggi tangibili, in autunno si potrà tornare alla chiusura».
«L'avevo già detto in consiglio comunale - precisa Romano ( nella foto a destra ) - e lo ribadisco oggi: sono contrario a questa ztl flessibile, perché contesto che possa favorire le attività commerciali. Inoltre vanno tolte le auto dal centro storico e per me via Tartarotti è centro storico. Questo è stato un atto di giunta che andava discusso: sarebbe passato lo stesso, ma era giusto coinvolgere tutti. Io sono qui oggi perché il fatto che sia stato organizzato dal Pd non mi esime dal partecipare a qualcosa in cui credo».
«Quando ero nella coalizione di Miorandi - spiega Graziola - avevo condiviso la pedonalizzazione di via Tartarotti: portava beneficio sia per i residenti che per i pedoni, e anche per gli operatori commerciali, come è dimostrato in analoghe situazioni in Italia e all'estero. È sempre così: il primo impatto è di rifiuto, ma poi le opinioni cambiano, anche perché ora dal Follone a Santa Caterina ci si mette tre minuti. Appartengo convintamente a questa maggioranza, ma su questo non la penso così: pedonalizzare le parti pregiate del centro storico è una conquista che fa l'interesse di tutti».
«Personalmente - aggiunge Stiz - non vedo l'utilità di questo provvedimento. Io ero contrarissimo alla chiusura al traffico di via Tartarotti, ma ora molte cose sono cambiate, ci sono parcheggi e si arriva in centro storico senza problemi. Sarò sempre leale a questa maggioranza ma per il mio spirito civico ci sono cose su cui non concordo, e la ztl flessibile è una di queste. Fatta così rischia di scontentare tutti, e se è stata fatta per venire incontro a pochi commercianti allora è sbagliato. Non bisogna enfatizzare questo pezzo di strada: sono altri, e ben più seri, i problemi del centro di Rovereto».
«Ho già manifestato il mio dissenso - conclude Soini - ma se la maggioranza ha deciso così, ne prendo atto. Si vuole così rilanciare il centro storico, e se avessi la prova provata che funziona, potrei anche essere d'accordo; ma dubito fortemente».