Bimbi troppo sedentari: più «pause in movimento»

Ecco gli esercizi da fare a scuola. Ma non solo

di Luisa Pizzini

Soltanto un bambino su quattro si muove almeno un’ora al giorno, il tempo minimo secondo le linee guida in materia di salute per stare bene. Uno su cinque invece presenta un eccesso di peso. E se negli ultimi tre anni quest’ultimo dato è leggermente migliorato, purtroppo non si può dire lo stesso sul fronte della sedentarietà: i bambini che si muovono troppo poco in Italia sono in aumento. In Vallagarina però chi si prende quotidianamente cura di loro non resta certo a guardare: l’Azienda sanitaria attraverso l’Unità operativa di igiene pubblica del distretto centro sud della Vallagarina, in collaborazione con le scuole (in particolare con gli istituti Rovereto nord e Alta Vallagarina) e con l’Agenzia per lo sport hanno messo in campo risorse e strumenti per contrastare questo fenomeno. E il progetto «Su con la schiena» che portano avanti dal 2012 nelle scuole, arricchito ogni anno di nuove iniziative, dimostra che anche con poco - in termini di risorse - si può fare un bel lavoro e si possono ottenere grossi risultati. A cominciare dalle «pause in movimento» che stanno entrando a far parte della routine in classe: semplici esercizi che si possono eseguire in un tempo che va dai tre ai cinque minuti.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1076931","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"480","width":"458"}}]]


«Per me è il corollario di un sogno» commentava ieri Dario Candioli, coordinatore del reparto di fisiatria dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. «Mi sono battuto molto in questi anni perché il concetto di movimento entrasse anche nelle scuole e vedere che ci siamo riusciti è una grande soddisfazione». Dal punto di vista sanitario è anche un’ottima prospettiva per i bambini ed i ragazzi che stanno mettendo in pratica questi consigli: «Molte malattie hanno come migliore terapia il movimento - ha ricordato ieri Candioli davanti ad insegnanti ed assessori delle diverse realtà che hanno aderito all’iniziativa -. Questo concetto va inculcato fin da piccoli ed è un investimento che porta ad un risparmio per la spesa sanitaria. Siamo arrivati dove nemmeno avrei pensato, ora dobbiamo difendere quanto conquistato e potenziarlo». A testimoniare la buona riuscita del progetto nella sala della Comunità della Vallagarina (che sostiene l’iniziativa assieme all’Agenzia per lo sport) c’erano due ragazzi di seconda media che in questi mesi lo hanno testato: «È un ottimo modo per distrarre la mente e rilassarla, magari dopo due ore consecutive con lo stesso professore. E poi ci permette di sgranchirci un po’ e riattivarci per le ore seguenti».

A chi ancora crede che quest’iniziativa sia una perdita di tempo, c’è chi risponde che alzarsi dal banco e sgranchirsi un po’, magari con qualche esercizio mirato anche a migliorare la postura, migliora l’attenzione dei ragazzi ed anche la loro capacità di apprendimento. Dopo venti minuti infatti un alunno tende a perdere l’attenzione, mentre con una piccola pausa può ripartire.
Un poster realizzato dall’Agenzia dello sport ed appeso nelle classi ricorderà i principali esercizi per scandire le pause.

comments powered by Disqus