Rovereto, bomba al bancomat indagano i carabinieri del Ris
L'ipotesi più probabile è quella che ad agire siano state due persone
I responsabili dello scoppio al bancomat di Unicredit hanno sì oscurato la telecamera, ma si sono premurati affinché il video immortalasse l'esplosione. E quel video qualcosa dice ora agli inquirenti che hanno l'onere di ricostruire l'accaduto e di identificare i responsabili. I carabinieri, coordinati dal capitano Massimo Di Lena, già a ridosso dell'accaduto hanno recuperato alcuni reperti, destinati ora ai laboratori del Ris per gli approfondimenti tecnico scientifici del caso. Si tratta di alcuni frammenti della bomba carta - un grosso petardo di fabbricazione artigianale - usata per innescare l'esplosione. Quanto all'innesco, ad aiutare viene in soccorso il video: si tratta di una miccia a lenta combustione. Lo si capisce dal fatto che, visionando le riprese della telecamera di sicurezza, si vede prima la fiammata e solo qualche istante dopo - per permettere quindi al responsabile di allontanarsi in sicurezza - si nota la deflagrazione.
Ormai l'ipotesi più probabile è che si tratti di almeno due persone: una ha oscurato la telecamera, per il tempo strettamente necessario: due minuti in tutto, tra posizionamento dell'ordigno, le scritte sulla vetrata e l'accensione. L'altra ha fatto il resto, scappando prima che l'occhio elettronico potesse riprenderla.
In queste ore i carabinieri stanno proseguendo con gli accertamenti. L'obiettivo è trovare qualche testimone che abbia visto qualcosa di utile. Non essendoci nessuno che ha assistito all'esplosione e soprattutto ai due minuti precedenti, si cerca tra coloro che potrebbero aver notato qualcosa di strano nei momenti immediatamente precedenti o successivi al blitz. Perché è chiaro: alle 4.30 di mattina in via Benacense non c'è un gran passaggio. Chiunque abbia visto qualcosa o qualcuno potrebbe aiutare gli inquirenti a trovare una pista utile. Fermo restando che tutto in questa vicenda fa pensare al gruppo anarchico. La scritta, il motivo del blitz - la contestazione alla politica migratoria in Europa è da sempre un cavallo di battaglia del gruppo anarchico roveretano - l'obiettivo scelto, il modus operandi. Ma arrivare ai responsabili non sarà facile.